"Abbiamo imparato che Caporetto è sinonimo di disfatta"
MONREALE, 4 novembre – Ricorre oggi, domenica 4 novembre, il centenario della fine della prima guerra mondiale, conosciuta anche come la “Grande Guerra”.
Il conflitto ebbe inizio nel 1914 ma l’Italia si dichiarò partecipe il 24 maggio 1915, alleandosi con Francia, Inghilterra e Russia contro l’Impero austro-ungarico, la Germania e l’Impero ottomano.
Il 24 ottobre 1917 l’Italia subì una grandissima sconfitta nella battaglia di Caporetto, che vide 40.000 soldati italiani uccisi o feriti e altri 365 mila furono fatti prigionieri. Ancora oggi “Caporetto” è sinonimo di disfatta.
Il 24 ottobre 1918, ad un anno preciso dalla sconfitta di Caporetto, l’Italia vinse la terza battaglia del Piave contro gli austro-ungarici. Dopo questa battaglia la guerra finì e il 3 novembre, a villa Giusti, fu firmato l’armistizio che pose fine a questa sanguinosa guerra. Dal 4 novembre l’Italia tornò a essere un Paese in pace.
Oggi noi ricordiamo le fasi più importanti di questa guerra anche con l’inno patriottico “La leggenda del Piave” di Ermete Giovanni Gaeta. In classe abbiamo letto attentamente il testo di questo inno e abbiamo notato che ogni strofa termina con la parola “straniero” associata al termine “nemico”. L’ultima strofa, invece, si conclude con un’importante insegnamento per tutti, valido oggi come ieri e per sempre: la pace non trova sul suo cammino né oppressi, né stranieri!