Materiale di risulta, erbacce e randagi. Gli studenti lanciano un appello
MONREALE, 16 settembre – Appena qualche giorno dopo l’inizio dell’anno scolastico, si ripropongono con cadenza annuale gli evidenti segni dell’incuria nello spiazzo antistante il complesso Emanuele Basile, parcheggio per automobili e moto.
Non poche, infatti, sono già da qualche anno le accese lamentele che giungono da parte di tutti coloro che quotidianamente frequentano la scuola (studenti, docenti e personale) che nel corso del tempo si sono sommate l’un l’altra fino a dover, purtroppo, constatare una situazione che appare inresciosa. Ciò che balza immediatamente all’occhio è certamente la fin troppo estesa vegetazione di canne e arbusti, anche urticanti, che circondano l’intero perimetro della scuola e che in anni passati hanno costituito un serio rischio per gli studenti, specialmente durante l’ora di ricreazione, dal momento che era molto probabile perdere l’equilibrio e cadere lungo il leggero pendio, ritrovandosi in serie difficoltà nella risalita. Ma oltretutto non sono da tralasciare, per quanto riguarda il fattore di rischio, i calcinacci e i vetri infranti per quegli studenti che, per non curanza o “eccesso di curiosità”, si avvicinano ad essi, fino a toccarli con mano. In aggiunta, è imbarazzante notare che lo spiazzale è in alcuni punti ricoperto di cartacce varie, mozziconi di sigaretta, rottami di tubature e sacchi di plastica.
In questi primissimi giorni del nuovo anno scolastico. i ragazzi, sotto la guida dei docenti, sono soliti svolgere l’ora di attività fisica all’esterno, quando ancora le temperature stagionali estive non hanno lasciato il posto a quelle autunnali, e anche in questa circostanza sono proprio i docenti a dover curarsi di raccogliere per terra quegli oggetti che possono risultare estremamente pericolosi durante la lezione come il docente di Scienze Motorie Santo Laquatra, il quale afferma: “Svolgere la lezione all’esterno delle mura scolastiche diventa impossibile se non vengono rispettate le normative di sicurezza. Oltretutto – aggiunge – l’ambiente con noi tutti dovremmo garantire ai ragazzi appare assai trascurato e del tutto insalubre” facendo riferimento anche alla presenza di cani randagi che, in branchi, si aggirano a tutte le ore all’interno dei cancelli scolastici.
Cercando di porre rimedio, con piccoli gesti, già l’anno scorso alcuni alunni avevano proposto agli scorsi rappresentanti d’istituto di spendere una giornata delle due settimane dello studente a loro disposizione per la cura e la pulizia non soltanto degli interni, ma soprattutto degli esterni del loro complesso. Tuttavia la voce si è dissolta nel clamore solito del pre-vacanze natalizie.
Quest’anno gli stessi alunni, desiderosi di poter contribuire concretamente alla risoluzione del problema, vorrebbero lanciare una campagna di pulizia prima del cambiamento del clima, lanciando un appello a tutti coloro che vorranno prestare una mano d’aiuto.