Al via anche a Monreale gli esami di maturità

È il giorno della prova di italiano, concentrati i ragazzi di "Basile" e "D'Aleo"

MONREALE, 18 giugno - Hanno preso il via anche a Monreale gli esami di maturità. Per i circa centocinquanta ragazzi dei due istituti superiori cittadini, oggi così come per gli oltre mezzo milione in tutta Italia, è la giornata della prova di italiano.

Un po' di emozione, un po' di tensione, dizionario di italiano in mano, i ragazzi monrealesi si sono mostrati fiduciosi prima dell'ingresso a scuola.
A passare sotto il vaglio delle commissioni saranno gli studenti del liceo artistico "Mario D'Aleo" e quelli del liceo "Emanuele Basile", suddivisi tra sezioni di classico e scientifico.

Domani sarà il giorno della seconda prova, che cambia in funzione dell'indirizzo scolastico di riferimento sia per il tipo di esame che per la durata. La terza, infine, si svolgerà lunedì 23 giugno. È il cosiddetto "quizzone" ed è una prova non gestita dal Ministero. Le domande e la durata vengono gestite direttamente dal consiglio di classe. Ad una settimana dagli scritti gli alunni affronteranno l'ultima prova, quella orale che seguirà la pubblicazione dei punteggi delle tre prove precedenti. Si inizierà l'esame in funzione della lettera estratta dalla commissione. Quest'ultimo esame durerà circa 40 minuti e ha un valore di 30/100. L'alunno per prima cosa dovrà esporre la tesina per circa 10 minuti poi la commissione potrà chiedere qualsiasi cosa. L'esame scritto corretto dalla Commissione potrebbe diventare argomento dell'esame orale.

Frattanto, un'alta percentuale di quel mezzo milione di studenti che in queste ore inizia la maturità è orfana dei commissari e presidente assegnati dal Miur alle oltre 12mila commissioni sparse per il territorio nazionale: la stampa specializzata riferisce che alcune città e province il reperimento dei docenti e dirigenti scolastici è ancora in alto mare. Problemi, in particolare, si riscontrano a Venezia, nella provincia di Napoli ed in alcune città della Lombardia, dove il numero di defezioni dell'ultimo momento risulta decisamente alto.

A dare una spiegazione a questo stato di fatto ci pensa Marcello Pacifico, segretario nazionale del sindacato Anief: "Quest'anno la situazione si è complicata per il sovrapporsi di impegni, in particolare per la conclusione dei Pas. Ma anche per i compensi inadeguati, fermi al 2007. Per giorni e giorni di lavoro intellettuale, caricandosi di responsabilità enormi, in scuole quasi sempre prive di aria condizionata, un presidente di commissione percepisce 1.200 euro, un commissario esterno 911 euro, uno interno appena 399 euro. Più la diaria di viaggio, ma poi ci sono da togliere tasse e oneri".