I bambini della Novelli alla scoperta dei bachi da seta

Grande entusiasmo degli alunni per l'emozionante esperimento scientifico

MONREALE, 13 maggio – Scienza sperimentale alla direzione didattica "Pietro Novelli" con i bachi da seta, "Bombix mori". Le uova, che si sono schiuse ieri mattina, sono state donate dal CRA (Centro Ricerche Agricoltura), unità di apicultura e bachicultura di Padova.

L'affascinante esperimento, il primo a Monreale, coinvolge tutte le quinte classi dell'istituto ed è stato condotto da Ignazia Ventura, responsabile del laboratorio di scienze. "Abbiamo cominciato con lo studio degli insetti – ha detto la Ventura – osservandoli con lo stereoscopio. Dopo una prima classificazione abbiamo focalizzato l'attenzione sullo sviluppo delle farfalle, in particolare del baco da seta, le cui ovature sono state donate dal CRA di Padova".
I bachi, che si nutrono di foglie di gelso, nell'arco di quindici o venti giorni circa diventeranno bozzoli con tutt'attorno i fili di seta, per poi trasformarsi in farfalle. Quest'ultime saranno poi liberate nel giardino della scuola. Questa osservazione, naturalmente, sarà ripetuta anche l'anno prossimo dato il grande successo che ha avuto con gli alunni, che si sono mostrati particolarmente entusiasti.
In questo caso la scienza si è sposata perfettamente con la storia perché quasi nessuno sa che la produzione della seta in Sicilia, in particolare nelle provincie di Messina e Catania, era un industria florida fino alla prima guerra mondiale. Il declino, infatti, è cominciato a cavallo delle due guerre per poi concludersi negli anni cinquanta. Oggi il maggior produttore di seta è la Cina.
I bachi da seta furono introdotti addirittura dagli arabi nel IX secolo d.c. e prosegui con i Normanni, gli Svevi e gli Aragonesi.