Dalla "Guglielmo" materiale scolastico ad alcuni profughi di Lampedusa

L'iniziativa è stata organizzata dal Parlamento della Legalità

MONREALE, 28 gennaio – Un bel gesto di generosità dell'istituto comprensivo "Guglielmo II" che durante il Memorial "Pio La Torre" ha voluto donare materiale scolastico ad alcuni profughi di Lampedusa.

Libri, penne, quaderni, sono stati regalati da Claudio Leto, dirigente scolastico del "Guglielmo II", accompagnato dal suo staff e da una delegazione di alunni, agli otto giovani sbarcati a Lampedusa nell'autunno scorso. Il tutto nell'ambito dell'incontro che si è svolto sabato scorso, nell'aula magna dell'istituto tecnico commerciale "Francesco Ferrara".

L'evento è stato organizzato dal Parlamento della legalità con la scuola "Ferrara". Il folto pubblico è stato accolto dalla dirigente scolastica Eliana Romano, dal presidente del parlamento della legalità Nicolò Mannino, dal figlio di Pio La Torre, Franco e dal presidente della commissione Cultura e Lavoro dell'Assemblea Regionale Marcello Greco.
Un'aula magna, dunque, addobbata a festa, con tanti studenti arrivati anche da Camporeale, da Piana degli Albanesi (i giovani salvati a Lampedusa sono, infatti, ospiti in una comunità Greco-Bizantina di Piana degli Albanesi, ndr) e da Monreale. Presenti erano anche Luca Tartaglia coordinatore del Parlamento della Legalità per la Sicurezza, sindaci del territorio, forze dell'ordine, docenti e naturalmente gli studenti.

"Una giornata sì bagnata dalla pioggia – ha tenuto a precisare Nicolò Mannino - ma riscaldata dal cuore e dalla ferrea volontà di tanti nel dire NO a ogni forma di criminalità che non risparmia nessuno. Da tutti una sola certezza: la cultura può educare le coscienze a rifiutare ogni logica di morte che sa dare all'uomo la libertà e la dignità di crescere in un presente di speranza e di pace".

Franco La Torre, nel conferire i premi "Memorial Pio La Torre" alla dirigente dell'istituto "Ferrara" Eliana Romano ed a Marcello Greco, presidente della commissione Cultura dell'A.R.S. Ha voluto sottolineare che: "Questi Premi Memorial che oggi consegno sono delle "croci". Forse un modo per dire "Sì" qui dobbiamo fermarci, mediate e riflettere come far risorgere i tanti poveri Cristi assassinati solo per aver detto da quale parte stavano fino alla fine. Dobbiamo frantumare le catene che ci legano e ci impediscono di essere cittadini che credono nei valori della Legalità e della Giustizia.. e la scuola può e deve fare la sua parte".

Infine anche gli otto profughi hanno voluto ringraziare gli organizzatori per essere stati invitati e perché sentono l'affetto loro mostrato con i tanti doni ricevuti; sciarpe, maglioni, libri, quaderni e zaini.