Dispersione scolastica, le scuole: "Cerchiamo di fare la nostra parte"

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Esiste un coordinamento "in rete" fra gli istituti del territorio

MONREALE, 6 giugno – La lotta all'evasione scolastica è un tema molto sentito nelle scuole, a maggior ragione da quando sono stati resi noti i dati da parte delle Forze dell'ordine in merito all'incremento dell'evasione dei giovani dalle scuole in quest'ultimo anno rispetto al precedente.

Il fenomeno sembra essere più rilevante nelle scuole primarie di secondo grado. La problematica della dispersione scolastica è un evento complesso che non riguarda solo la mancata frequenza alle lezioni ma anche la presenza saltuaria alle stesse. Per questo motivo ogni scuola è dotata di una "funzione strumentale" che controlla costantemente le presenze e le assenze degli alunni nel corso di tutto l'anno scolastico.

L'iter comune a tutte le scuole è quello di allertare più volte, direttamente, le famiglie quando si verificano assenze prolungate. Dopo i colloqui, se infruttuosi, la scuola allerta i servizi sociali nel tentativo di recuperare l'alunno. Se anche questa strada non porta a niente allora si segnala il caso ai Carabinieri. Ne abbiamo parlato con chi si occupa del problema nelle "scuole medie".

"Noi cerchiamo sempre di avvertire le famiglie – sostiene Adriana Lunardo funzione strumentale preposta al controllo e monitoraggio della dispersione dell'istituto comprensivo "Antonio Veneziano "– allo scopo di evitare che questi ragazzi perdano giorni di scuola e di scongiurare l'attivazione di tutte le procedure che poi finiscono con la segnalazione alle forze dell'ordine".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Antonino Fundarò, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Monreale II. "Anche noi – dichiara Fundarò - chiamiamo le famiglie tante volte prima di rivolgerci ai servizi sociali ed ai vigili urbani ed infine alle forze dell'ordine". Tra l'altro l'attività effettuata alla lotta all'evasione scolastica dalla scuola di Pioppo, che dipende dal "Mattarella", verrà illustrata martedì prossimo nel corso di una manifetazione pubblica.

Rita Badagliacca, funzione strumentale per la dispersione scolastica all'istituto comprensivo Guglielmo II, ritiene che mentre negli anni passati un docente aveva più ore a disposizione da dedicare al sostegno di alunni in difficoltà con percorsi personalizzati, oggi questa possibilità non c'è più, dal momento che non ci sono più ore disponibili.

Maria Grazia Pipitone, dirigente scolastico dell'istituto d'arte e scuola media annessa "Mario D'Aleo", pensa che le problematiche di questo fenomeno siano per lo più da ricercare nelle condizoni socio economiche del contesto sociale: "Il nostro sforzo – afferma – è quello di andare incotro alle famiglie in difficoltà con tutti i mezzi a nostra disposizione".

Tutti gli istituti monrealesi fanno parte territorialmente dell'osservatorio scolastico che fa capo all'istituto comprensivo "Principessa Elena" di Palermo, che periodicamente effettua incontri con le funzioni strumentali per fare il resoconto delle scuole della rete. L'ultima riunione si è svolta lunedì scorso proprio sui dati relativi all'evasione scolastica.

Questo tema è stato oggetto di una interrogazione che il depuato regionale Salvino Caputo ha presentato al governo regionale. "Alla luce del fatto che i ragazzi, di fronte all'insuccesso scolastico, fuggono e che le famiglie non sono sempre in grado di prendere provvedimenti – si legge – occorre avviare azioni incisive con l'aiuto dei fondi comunitari a questo scopo destinati promuovendo un piano regionale finalizzato a ridurre questo devastante fenomeno particolarmente sentito in Sicilia".