Grazie al progetto "Comenius" si realizza un importante interscambio culturale
MONREALE, 6 novembre - Una docente turca per insegnare l’inglese. Accade alla scuola elementare “Francesca Morvillo” di via Biagio Giordano, dove grazie al progetto Comenius LLP (Lifelong Learning Programme), che ha come obiettivo prioritario quello di promuovere gli scambi, la cooperazione, le mobilità tra i sistemi di formazione e istruzione dell’Unione Europea, un’insegnate proveniente dalla Turchia affianca il personale locale nell’attività d’insegnamento della lingua inglese.
Si chiama Feliz Yesten, ha 25 anni (li ha festeggiati la settimana scorsa con una “pizziata”) e viene da Istanbul. E’ arrivata a settembre ed in poco tempo si è già accattivata le simpatie di colleghi ed alunni. La sua esperienza monrealese si concluderà il 30 marzo. Il programma LLP permette ai futuri insegnanti di trascorrere un periodo che va dalle 13 alle 45 settimane in una scuola ospitante.
«L’obiettivo dell’assistente è duplice – spiega il dirigente scolastico Luigi Caracausi – può migliorare le proprie competenze didattiche, conoscere sul campo altre lingue e culture, mentre gli allievi e i docenti dell’istituto ospitante entrano in contatto diretto con un ambasciatore di cultura di un paese diverso dal proprio, sviluppando così consapevolezza culturale e apertura al confronto e al dialogo».
Ed in quest’ottica la scuola Morvillo ha avuto l’opportunità, nell’anno scolastico corrente, di ospitare un’assistente di lingua inglese proveniente dalla Turchia. «Le ragioni che hanno spinto la nostra scuola a presentare la candidatura – aggiunge Caracausi – sono state molteplici, tra cui lo sviluppo della dimensione europea, la consapevolezza culturale e l’apertura al confronto con altri paesi e culture europee». Questi temi sono stati avviati grazie alla realizzazione di due progetti Comenius svolti con partner europei.
Il primo dal titolo “Gastronomia e cultura” è stato realizzato con la Polonia e l’Inghilterra. Il secondo progetto “Ricostruiamo le nostre arti” è stato realizzato con cinque partner europei e precisamente: Lituania, Polonia, Francia, Inghilterra e Spagna. «Questi progetti - conclude il dirigente - hanno avuto una ricaduta positiva sugli alunni che hanno conosciuto i piatti tipici e le tecniche artistiche dei paesi partner, e hanno permesso ad ognuno di noi, docenti e dirigente, ad acquisire una coscienza europea e sgombrare il nostro animo da pregiudizi e diffidenza».