I ragazzi delle scuole monrealesi hanno commemorato oggi le stragi di mafia

La manifestazione era stata rinviata ad oggi per il maltempo

MONREALE, 28 maggio – Piazza Guglielmo gremita di giovani studenti stamattina in occasione del ventennale dalla morte del giudice Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di Francesca Morvillo e degli uomini delle due scorte.

Si tratta dell'incontro che le scuole avrebbero dovuto tenere il 23 maggio scorso rimandato ad oggi per le brutte condizioni meteorologiche.

La bella giornata soleggiata ha, invece, consentito il regolare svolgimento dell'iniziativa che ha visto coinvolte le rappresentanze di tutte le scuole monrealesi sul tema della legalità, in ricordo dei due giudici scomparsi vent'anni orsono. Ogni scuola ha allestito il proprio spazio espositivo, attorno alla piazza, proponendo i lavori che, sul tema della legalità, ha svolto durante l'anno scolastico. Anche l'istituto "Mario D'Aleo" ha dato il proprio contributo esponendo le lenzuola realizzate dagli alunni.

L'inizio della manifestazione, che si è tenuta sul palco allestito per l'occasione, è stato aperto dagli studenti dell'istituto comprensivo "Antonio Veneziano" che ha intonato l'inno di "Mameli", con i flauti, al quale si sono spontaneamente aggiunti i ragazzi con le parole. Sono illustrati, inoltre, i "pizzini della legalità", interpretazioni grafiche e plastiche sui pericoli di assuefazione alle normali logiche di sottomissione, e sul bisogno di innescare, sempre ed ovunque, il circolo virtuoso della cittadinanza consapevole e costruttiva.

L'assessore Lia Giangreco, che ha fatto le veci del Sindaco Filippo Di Matteo, che comunque ha fatto pervenire la sua soddisfazione, è intervenuta ringraziando i partecipanti ed invitandoli a «non lasciarsi andare - ha detto l'assessore - alla prepotenza ed alla sopraffazione, inneggiando al grido: io non ho paura».

Lucio Guarino, presidente del consorzio "Sviluppo e Legalità", ha poi donato ai dirigenti scolastici presenti una copia della sentenza di condanna agli assassini del giovane Giuseppe Di Matteo «affinchè – sostiene Lucio Guarino – l'impegno di oggi sia utile alla memoria di ieri».

Gli alunni delle scuole partecipanti si sono poi succeduti sul palco presentando le loro opere in varie forme, attraverso la poesia, canti, balli e manifestazioni del pensiero.

La giornata di oggi è un stata un bel momento di aggregazione da parte dei giovani studenti contro il fenomeno mafioso e per la legalità. Grande merito va dato agli insegnanti che hanno lavorato e continueranno a lavorare per contribuire ad estendere la cultura della "legalità" nel nostro territorio.

 

 

 

 

 

 

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