Il maltempo flagella la manifestazione in memoria di Giovanni Falcone

Incontro in cattedrale, poi l'evento è stato rinviato a lunedì prossimo

MONREALE 23 maggio – Rimandata al 28 maggio la manifestazione per la commemorazione del ventennale dalla strage di Capaci nella quale sono morti il giudice Giovanni Falcone , la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta.

La cerimonia, che avrebbe dovuto tenersi in piazza Guglielmo II e che avrebbe visto la partecipazione di tutte le scuole monrealesi, non si è potuta tenere a causa delle avverse condizioni meteorologiche. In un primo momento il sindaco, Filippo Di Matteo, aveva spostato l'incontro presso l'aula consiliare ma, per motivi di sicurezza, anche questa ipotesi è sfumata .Il programma previsto sarà, tuttavia, interamente eseguito lunedì prossimo.

In ogni caso, stamattina, si è svolta una breve cerimonia nella cattedrale, alla quale ha partecipato una rappresentanza di ogni scuola monrealese.

Si è trattato di un momento di preghiera molto importante, per tutta la scolaresca del territorio, per ricordare non solo il giudice Giovanni Falcone ma anche il giudice Paolo Borsellino e gli uomini delle loro scorte e tutte le vittime della mafia.

Alla celebrazione era presente il primo cittadino Filippo Di Matteo, tutta la giunta ed i dirigenti scolastici dei singoli istituti, nonchè parecchi genitori degli alunni, a dimostrazione che l'evento è stato sentito non solo dalla scuola ma anche dalle famiglie.

L'incontro è stato aperto da Nino Tripodo che ha invitato la comunità al rispetto ed alla solidarietà verso il prossimo. Don Nicola Gaglio, parroco della cattedrale, ha poi ricordato i due magistrati che: «hanno dato la loro vita – ha detto – per amore dello Stato. Insieme a loro è doveroso ricordare le altre vittime di mafia come i capitani dei carabinieri Mario D'Aleo ed Emanuele Basile. Dobbiamo tutti avere speranza e fiducia – prosegue Don Nicola – che le cose cambino».

Poi, un gruppo di bambini ha letto a turno brevi preghiere in ricordo non solo dei due giudici scomparsi, ma anche delle vicende di cronaca di questi giorni come l'assassinio di Melissa a Brindisi e le vittime del terremoto in Emilia.

Il sindaco Filippo Di Matteo, infine, ha ricordato di avere conosciuto personalmente il giudice Paolo Borsellino quando faceva il pretore a Monreale e lui era all'inizio della carriera di avvocato. «Hanno dato una svolta alla Sicilia – sostiene Filippo Di Matteo – e dobbiamo continuare a seguire le idee che Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ci hanno tramandato».

 

 

 

 

 

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