Il liceo "Basile" presenta il progetto "Lavoro tra legalità e illegalità"

Obiettivo: formare le coscienze al valore della legalità

MONREALE, 12 dicembre – "Lavoro tra legalità e illegalità" è il titolo dato al progetto che il liceo "Emanuele Basile" ha inaugurato oggi con un incontro, che si è tenuto nella palestra della scuola, finalizzato alla costituzione della coscienza sulla legalità.

All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il Preside Elio Troia, il colonnello dei carabinieri, Pietro Salsano, comandante del Gruppo Monreale, il caporedattore della testata giornalistica Rai Sicilia, Vincenzo Morgante, il presidente del consorzio "Sviluppo e Legalità" Lucio Guarino, il piemme Giacomo Urbano della Procura della Repubblica presso il tribunale di Termini Imerese, il sindaco Filippo Di Matteo ed il presidente del Consiglio comunale, Alberto Arcidiacono.

Le classi coinvolte sono le II e le III liceali delle sezioni A, B, C del liceo classico e le IV A e B del liceo scientifico. Il progetto si articola in diverse fasi nelle quali gli studenti, divisi in gruppi, dovranno scegliere se trattare il tema sotto forma di articolo di giornale, saggio breve, prodotti multimediali oppure poesie. Per ogni categoria sarà selezionata l'opera migliore, che al termine del progetto verrà premiata. Coordinatori del progetto sono gli insegnanti Gabriella Cacioppo e Calogero Campione che svolgo il ruolo di funzione strumentale area A3 (supporto alla didattica e attività degli studenti) coadiuvate dalle docenti di storia e filosofia Maria Rita Fedele (liceo scientifico) e Crocifissa Giordano (liceo classico) e dall'insegnante di lettere del liceo classico Maria Grazia Picicuto.

Il convegno è stato aperto dal preside Elio Troia che ha introdotto il tema dell'incontro, puntualizzando che l'intento del progetto è quello di creare una coscienza civica contro il fenomeno mafioso che "non deve esaurirsi nel singolo progetto - così ha concluso - ma deve produrre iniezioni di coscienza antimafia". Il direttore Vincenzo Morgante ha puntato il suo intervento sull'importanza che svolge il servizio pubblico nel ruolo di denuncia per combattere il sistema mafioso, ma che deve anche portare avanti ciò che di positivo offre la società siciliana. Ha poi promesso che i vincitori del progetto saranno invitati alla trasmissione "Buongiorno Regione" di Rai Tre.

Anche il direttore del consorzio "Sviluppo e Legalità" Lucio Guarino ha voluto portare la testimonianza dell'importanza che riveste l'affidamento dei beni confiscati alla mafia a cooperative di giovani che hanno preso possesso dei terreni, con il vantaggio di creare occupazione e realizzando prodotti agricoli biologici. Pima tra tutte la cooperativa dedicata al sindacalista ucciso dalla mafia "Placido Rizzotto". Ha poi aggiunto che al termine del progetto i ragazzi saranno invitati da una cooperativa e sarà fatto loro dono dei prodotti realizzati dalla stessa.

Il colonnello Pietro Salsano, che ha dato impulso a quest'iniziativa, ha precisato che l'intervento dei carabinieri è sicuramente volto a combattere la mafia come organizzazione e mezzi, ma che occorre combattere la cultura mafiosa. Il PM Giacomo Urbano ha invece posto l'accento su un aspetto ancora poco conosciuto: "Il reclutamento - ha affermato - non avviene più tra la miseria e la povertà, ma oggi i mafiosi richiedono competenze alte, come la laurea, la conoscenza delle lingue, dei sistemi informatici". Infine il sindaco Filippo Di Matteo ed Alberto Arcidiacono hanno portato il saluto dell'amministrazione alla scuola ed un augurio verso un percorso alla legalità.