A lezione di legalità con l'Arma dei Carabinieri al “Margherita di Navarra”

L’incontro con il maresciallo D'Agostino si è svolto nell'aula magna dell’istituto pioppese

MONREALE, 17 marzo – “L’arma dei carabinieri deve essere un punto di riferimento fermo per il territorio e per i ragazzi”. E' questo ciò che il maresciallo Giuseppe D’Agostino ha detto, ieri mattina, agli studenti del “Margherita di Navarra” durante l’incontro “legalità” nell'aula magna della scuola.

 Da diversi anni ormai l’istituto di Pioppo è impegnato nel progetto “legalità” che vede una stretta collaborazione con i carabinieri della stazione della stessa frazione di Monreale. Si tratta del più ampio piano fortemente voluto dall’Arma dei Carabinieri allo scopo di svolgere un’intensa attività di diffusione della cultura della legalità tra i ragazzi, attraverso una campagna annuale con incontri presso le scuole medie e superiori di tutto il territorio nazionale, visite di gruppi di studenti nelle strutture dell’Arma e progetti ad hoc.
Dunque, ieri nell’aula magna del “Margherita di Navarra”, Patrizia Roccamatisi, dirigente della scuola, assieme a due terze e due seconde della scuola secondaria di primo grado ha accolto il maresciallo D’Agostino.

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Per quanto possa sembrare quasi scontato il tema del bullismo e cyber bullismo, fenomeno del quale di sente troppo spesso parlare, non si deve mai abbassare la guardia, anche perché, come mostrano le recenti ricerche statistiche elaborate da diverse società d’indagine su questi fenomeni, i fatti di violenza verbale e fisica, tra i giovani, sono in crescita. Il maresciallo della stazione di Pioppo, oltre a far comprende ai ragazzi l’importanza del rispetto delle regole, ha con forza posto l’accento sul rispetto della persona, riconoscendone i diritti, la dignità, il ruolo, e la necessità di non offendere nessuno.
“Siamo sempre disponibili a collaborare con l’Arma dei carabinieri – ha detto Patrizia Roccamatisi – all’interno di un percorso che quotidianamente costruiamo con i nostri ragazzi sul valore del rispetto, della convivenza e soprattutto dell’inclusione”.