Legalità: l'impegno dei ragazzi del liceo Basile

Partecipata manifestazione in Aula Consiliare

MONREALE, 27 maggio - Emozionante incontro stamattina con i ragazzi del liceo scientifico "Emanuele Basile" presso l'aula consiliare sul tema della legalità, più precisamente "La cultura della legalità nell'impegno quotidiano".

All'incontro sono intervenuti il comandante della compagnia dei carabinieri di Monreale, capitano Vincenzo Di Stefano e Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, caposcorta del giudice Giovanni Falcone.

L'iniziativa è stata preparata, nel corso dell’anno scolastico dai docenti Giuseppe Genzardi, Alessandro Chiolo e Marilena Spallino, coadiuvati da tutti i colleghi che nelle ore curricolari hanno affrontato il tema della legalità.

Il preside del’istituto, Mario Troia ha introdotto i lavori sostenendo che “lla legalità è un valore ed è un'esigenza che deve partire dalle istituzioni che sono deputate a farlo ovvero la famiglia e la scuola”.

Molto apprezzato il calendario delle vittime della mafia, presentato da Giuseppe Genzardi e dagli alunni. Mirco Giaccone ha illustrato come il calendario ha preso corpo, Sara Innaimi ha parlato delle donne vittime della mafia ed Andrea Bernardone ha parlato dei bambini anch'essi vittima di mafia. La stampa e la diffusione di questo calendari presso le scuole monrealesi (uno per classe) sarà interamente finanziata dal presidente del Consiglio comunale di Monreale Alberto Arcidiacono, che intervenendo in proposito ha detto: “Sono stato particolarmente contento di aver ederito a questa iniziativa e mi complimento con i ragazzi per questo calendario".

Il capitano Vincenzo Di Stefano , con una presentazione in power point ha fatto un escursus storico sulla mafia dagli albori sino ai giorni nostri, passando per gli omicidi dei capitani Emanuele Basile nel 1980 e Mario D'Aleo nel 1983, del generale Dalla Chiesa nel 1983, per le stragi di Capaci e di via D'Amelio, all'attacco allo Stato negli attentati del 1992, agli arresti eccellenti e concludendo il suo intervento sostenendo che la mafia oggi è un potere economico-politico presente nel territorio.

Al termine due studenti del liceo, Pietro Madonia 3°B liceo classico e Paolo Bruno della 3°A si sono esibiti nell’esecuzione della canzone “Per non dimenticare”, scritta dallo stesso Madonia. Il brano è stato eseguito dal vivo, con le chitarre, con un testo che ha suscitato grande emozione.

La 3°B ha poi presentato il proprio lavoro traendo spunto da un'intervista rilasciata da Antonio Montinaro, 10 giorni prima di essere ucciso, nella quale trapela il messaggio letto dagli alunni: “ Credo in quello che faccio e nell'onestà dell'uomo che scorto e vivo nella speranza che le cose possano cambiare”.

Toccante la testimonianza di Tina Montinaro che ha raccontato la sua dolorosa esperienza personale. È uscita fuori, ancora una volta, tutta la sua rabbia nei confronti anche delle Istituzioni che ha provocato l'allontanamento dei figli dall'Italia. “Non accettano determinate cose - ha detto la vedova Montinaro - e non si rassegnano alla morte del padre che assieme ai colleghi ed ovviamente al giudice Falcone e la moglie sono stati lasciati soli”.

Riguardo gli altri lavori svolti dagli alunni della 2°A, il portavoce Giuseppe Saladino ha parlato delle ecomafie dal ciclo dei rifiuti passando per le navi dei veleni fino al trafugamento dei reperti archeologici.

Francesca La Torre ha poi recitato la poesia di Umberto Santino "La Matri di Peppinu" che ricorda il dolore della madre di Peppiono Impastato, a seguire Paolo Bruno e Pietro Madonia hanno cantato un brano tratto dal Film "I Cento Passi".

  

 

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