Una nuova scuola dell'obbligo nella zona della Cirba

Importante delibera di Giunta sul vecchio progetto del Basile

MONREALE, 16 MARZO – L'amministrazione comunale sceglie di dotare Monreale di un altro immobile da destinare a scuola dell'obbligo. Il posto individuato è quello della zona della Cirba, una volta destinata alla costruzione del liceo Basile.

 

Nella seduta odierna della Giunta è stata approvata la delibera che ha come oggetto la realizzazione dell'edificio scolastico per la scuola a valle del centro storico cittadino.
La costruzione di questo nuovo istituto scolastico e la sua localizzazione seguono un criterio preciso stabilito dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Filippo Di Matteo. In sostanza è stato affidato l'incarico al dirigente dell'Area Pianificazione e gestione del Territorio di attivare il procedimento per l'acquisizione del progetto esecutivo, che già è disponibile, per riprendere i "Lavori di completamento della costruzione di una scuola dell'obbligo in zona Cirba, sulla struttura esistente dell'ex Liceo Basile".

 Il progetto della struttura prevede la realizzazione di una palestra e strutture sportive polivalenti per attività di atletica leggera curricolari ed extracurricolari. Inoltre si realizzeranno infrastruttre ad hoc per accedere all'area scuola. Per questo progetto il sindaco Di Matteo ha dichiarato che: «Sarà utilizzato il mutuo di 1.549.370 euro concesso dal Dipartimento della Pubblica Istruzione della Regione siciliana al quale verrà aggiunto il mutuo comunale concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti di 2.704.396 euro. Entro il 2012 contiamo di poter definire questa importante opera pubblica che incrementerà il numero delle aule per la scuola dell'obbligo».

Per l'assessore ai Lavori Pubblici Nazzareno Salamone, si partirà immediatamente con il bando di gara per accelerare l'inizio dei lavori. «Sin dall'inizio – ha concluso Di Matteo- abbiamo puntato sull'edilizia scolastica, in quanto riteniamo che la scuola sta alla base per una adeguata crescita sociale e culturale della nostra società».