Skip to main content

Alla "Guglielmo II" presentato il progetto: "Gli Invisibili, ammazzati dalla mafia e dall'indifferenza"

| Greta Marchisello | Istruzione

Tutor esterno d'eccezione l'autrice di "Gli Invisibili", Lavinia Caminiti

MONREALE, 28 aprile - "Gli Invisibili, ammazzati dalla mafia e dall'indifferenza" è il progetto che la "Guglielmo II" ha realizzato nell'ambito del Piano Nazionale per la cittadinanza attiva e l'educazione alla legalità.

In questo percorso sono stati coinvolti gli studenti delle classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado, alcuni alunni delle classi quinte della scuola primaria e i loro insegnanti, Patrizia La Manna, Cinzia Bonomo, Liliana la Rocca, Anna Badagliacca, Giuseppe Marchese, Claudio Villafranca, Antonella Vinciguerra e un tutor esterno d'eccezione, Lavinia Caminiti, autrice del libro "Gli Invisibili".

Ieri è partita la seconda fase del progetto in cui gli alunni saranno i protagonisti di un laboratorio creativo per la realizzazione di una mostra fotografica: "Non calpestate i nostri sogni, il nostro futuro...". Si tratta di un itinerario della memoria dimenticata, attraverso esibizione di fotografie, testi e proiezioni video. Per questa occasione gli alunni stanno allestendo uno breve spettacolo, che culminerà con l'allestimento al museo d'arte moderna di Monreale della mostra finale, patrocinata dal Comune di Monreale, e inaugurata probabilmente il 20 maggio alla presenza del sindaco Piero Capizzi, di altre personalità.

Il lavoro svolto dagli alunni e dagli insegnati è cominciato diversi mesi fa con una serie di attività rivolte alla ricerca le vittime degli attentati mafiosi e all'individuazione dei luoghi in cui si sono consumati gli efferati omicidi, per poi vederli dal vivo. Il 9 marzo scorso hanno poi incontrato varie personalità impegnate nella lotta contro la mafia, come il magistrato Fernando Asaro, il magistrato Piero Guidi e i coniugi Vincenzo Agostino e Augusta Schiera, hanno ascoltato anche la testimonianza dell'imprenditore Caminiti, compagno di classe del giudice Paolo Borsellino, che ha voluto raccontare ai ragazzi un episodio legato al suo lavoro.

Tutto questo è servito al gruppo di studenti per riflettere sulla gravità dei fatti accaduti e prendere coscienza della complessità del territorio in cui vivono. È stato anche un modo per recuperare la memoria civile e sensibilizzarli verso comportamenti e atteggiamenti corretti.
“Noi assieme al nostro Dirigente Scolastico Claudio Leto, - hanno detto all'unisono gli insegnanti - abbiamo creduto e continuiamo a credere che la legalità è un esigenza fondamentale della vita sociale per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune”.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 3 aprile – L’ingresso del sindaco Alberto Arcidiacono in Forza Italia, con tanto di comunicato stampa corredato di foto, mossa che mancava solo del crisma dell’ufficialità, segna un preciso spartiacque nella politica recente della nostra cittadina.

Edizione locale

Rubrica

Rubrica