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Scuola Veneziano, grande partecipazione degli allievi al primo appuntamento del progetto “Guida e uso di sostanze psicotrope”

“Promuovere la consapevolezza dei futuri guidatori sui rischi legati al consumo di alcol”

MONREALE, 22 aprile – Gli alunni dell’istituto comprensivo “Antonio Veneziano” hanno partecipato stamattina al primo dei due incontri organizzati nellambito del progetto “C&G – counseling e guida – consapevolezza e prevenzione dei rischi da guida in stato d'uso, abuso e dipendenza da sostanze psicotrope”.

Il progetto condotto dall'Associazione Italiana per la Cura nelle Dipendenze Patologiche (A.CU.DI.PA) e rivolto agli alunni di quattro classi della terza media, nasce dall'analisi statistica sui dati relativi agli incidenti stradali che ogni anno lasciano sull'asfalto feriti e morti. Su queste premesse è partito il percorso di oggi. I ragazzi sono stati condotti a riflettere su quali siano le cause principali che stanno alla base di questi incidenti.

Con l'ausilio di slide, video e attività strutturate, come la simulazione di un percorso stradale attraverso l'uso di occhiali Alcolvista, l'attenzione dei professionisti (relatori) si è soffermata sulla pericolosità di alcuni comportamenti tra cui la distrazione durante la guida, il mancato rispetto delle regole, la velocità e l'uso, appunto, delle sostanze psicotrope. Quest'ultimo aspetto verrà poi approfondito nel secondo incontro durante il quale verranno trattati gli aspetti neurofisiologici legati all'uso di sostanze alcoliche o stupefacenti.

La facilità con cui è arrivata la comunicazione ai giovani allievi è stata frutto dell'organizzazione stessa studiata nei minimi dettagli dall'equipe che ha saputo creare un ambiente assai favorevole alla compartecipazione dei ragazzi ai lavori. Tutti gli alunni infatti hanno mostrato tantissima attenzione, curiosità e vitalità ed hanno interagito con il gruppo di esperti composto da Daniela Falzone, psicologa psicoterapeuta, Giusy Nasillo, pedagogista, Caterina Santino, pedagogista, tutte coordinate dal neuropsichiatra, Marcello Grasso.

“Sensibilizzare i ragazzi appartenenti a questa fase evolutiva – hanno detto gli esperti – ci ha consentito di svolgere un'importante azione di prevenzione non solo perché alcuni ragazzi si accingono alla guida di un veicolo a due ruote ma anche perché saranno i futuri guidatori”.
A loro volta gli studenti saranno essi stessi attori nel farsi portavoce presso gli adulti ricoprendo il ruolo di “Educatore” di quanto appreso in questi due incontri. Per questo motivo alla fine di questo percorso gli esperti hanno affidato ai ragazzi il compito di intervistare, attraverso delle domande strutturate, alcuni guidatori di loro conoscenza. Si tratta anche di un modo per far riflettere gli adulti sulla propria condotta di guida e di rinforzare negli studenti i contenuti degli incontri.
Infine, con l'aiuto dei loro insegnati, i ragazzi realizzeranno un prodotto finale che possa diffondere i messaggi di sensibilizzazione rivolti a ridurre lo spargimento di sangue nelle strade.