"Smonta il bullo": come combattere il bullismo e il cyberbullismo

Se ne è parlato stamattina alla "Veneziano"

MONREALE, 7 aprile – Da diversi mesi si è intensificata la lotta al bullismo e al cyberbullismo. Ormai quasi quotidianamente assistiamo a trasmissioni televisive che affrontano questa problematica, così come fanno tantissime istituzioni scolastiche, dove il fenomeno è diventato rilevante. Se ne è parlato anche stamattina alla “Veneziano” nell'ambito dell'iniziativa “Smonta il Bullo”.

L'incontro, il primo di una serie che coinvolgerà alunni e genitori, si è svolto nell'aula d'informatica della scuola, dove erano presenti il vicecomandante della polizia municipale di Monreale, Castrense Ganci, l'avvocato Rosaria Messina, in veste di esponente dell'associazione “Donnattiva”, la neuropsichiatra del centro d'ascolto “Donnattiva”, Maria Teresa Pupella.
Gli episodi di bullismo e il cyberbullismo, di cui le cronache sono ormai piene, sono stati trattati dagli esperti presenti sotto diversi punti di vista.
La psicoterapeuta ha messo in evidenza gli aspetti psicologici e relazionali che si verificano quando un ragazzino o ragazzina sono assoggettati ai comportamenti deviati del branco o di un altro compagno o compagna. Invece gli esperti di legge hanno posto l'accento sulla rilevanza penale che ha il bullismo, sebbene non sia contemplato nel codice penale italiano, e sulle conseguenze a cui incorrono gli autori.

“Sono stata da subito favorevole a questa iniziativa – ha dichiarato Beatrice Moneti, dirigente della Veneziano” e a capo della REP (rete per l'educazione prioritaria) – che ci ha visti coinvolti con dei professionisti del territorio per la prevenzione e la cura dei fenomeni di disagio quali il bullismo e il cyberbullismo. L'impatto per i nostri ragazzi è stato positivo e comunicativo - ha concluso la Moneti - infatti, hanno partecipato attivamente ponendo domande alle quali gli esperti hanno dato risposte esaurienti”