Il liceo classico: un'istruzione completa, una scuola di vita

Ieri al "Basile" una partecipata edizione de "La notte dei licei classici". LE FOTO

MONREALE, 16 gennaio – Danze greche, dibattiti, gastronomia, ma soprattutto cultura. Un insieme di segnali di una scuola “viva” che vive nel territorio e da esso trova spunti e sostegno. Tutto questo ieri sera nel corso de “La notte dei licei classici”.

L’iniziativa, così come in tantissimi istituti su tutto il territorio nazionale, si è tenuta al liceo classico “Emanuele Basile” di Monreale, un istituto che da quasi 33 anni ormai costituisce punto di riferimento nel panorama dell’istruzione locale e che non intende affatto adagiarsi su un declino dell’indirizzo su scala nazionale. Sì, perché il liceo di Monreale, che porta il nome di un martire della lotta alla mafia, vuole giocarsi tutte le sue carte, le sue carte in regola, per ribadire la propria presenza e la propria importanza su un territorio, quello di Monreale, nel quale fortemente radicata è la tradizione classica.

L’happening, fortemente voluto dalla dirigente scolastica, Cettina Giannino, è stato sapientemente moderato da Rosy Cicatello, docente di latino e greco del liceo ed ha visto la partecipazione diversi ospiti che, ciascuno per il proprio settore di competenza, hanno ribadito quanto prezioso sia l’indirizzo classico. A cominciare da Rino Cascio, volto noto dell’informazione televisiva, conduttore del Tgr Sicilia, che ha sottolineato come il liceo classico dia la possibilità di “leggere , imparare e distinguere per mettere in relazione fatti diversi”.

Carmen Bonanno, docente del liceo, invece, ha esposto i progetti della cosiddetta “alternanza scuola-lavoro, previsti dalla nuova normativa, che saranno “motivanti per i ragazzi sulla base delle loro inclinazioni e tenderanno a formare delle competenze specifiche”.

A questo proposito, così come ha sottolineato il direttore della nostra testata, Enzo Ganci, con il liceo Basile Monreale News, testata con un ruolo ormai centrale nell’ambito dell’informazione monrealese, realizzerà un progetto finalizzato alla formazione di alcuni allievi, che si cimenteranno nel difficile ruolo del cronista.

Ma se il liceo classico è da sempre la culla della cultura umanistica, la sua offerta formativa non può trascurare l’attenzione alle tecnologie per stare al passo con i tempi. Un aspetto, quest’ultimo, messo a fuoco da Carmelo Nicolosi, responsabile della rete dell’istituto che ha avviato un ormai consolidato percorso verso i social network. “E’ questa la nostra sfida – ha detto – perché se vogliamo parlare con i ragazzi dobbiamo parlare la loro lingua”.

La scrittrice Elvira Sciurba, dal canto suo, ha sostenuto come “il latino ed il greco aiutino a pensare e a scrivere bene e la cultura classica alleni a trovare la soluzione ai problemi, ragionando sulle cose per affrontare i problemi della vita”.

Preziosa la testimonianza dell’ex alunno Salvo Maestri, uscito dal liceo classico con 100 e lode, che ha scelto di iscriversi in Medicina e che quotidianamente si imbatte nella terminologia greca e latina, la cui acquisizione nel corso dei studi classici, gli spiana quotidianamente la strada.

Insomma, pareri concordi sull’importanza di un indirizzo, la cui importanza, malgrado una riduzione del numero degli studenti che lo scelgono, resiste inossidabile alle corrosioni del tempo.

Soddisfatta la dirigente Giannino, che dopo aver ringraziato la “Società e Servizi e Supporti”, partner tecnico di numerose iniziative, ha annunciato l’avvio di due progetti: uno finalizzato all’apprendimento del gioco degli scacchi, l’altro ad affinare le qualità della scrittura. “Un lavoro di squadra, fatto da persone motivate – ha detto la dirigente – che lavorano sempre per i ragazzi e che parlano il linguaggio dei ragazzi. Rilanciare la cultura classica? No, la cultura classica si rilancia da sé”.

Al termine del dibattito e prima delle degustazioni della cucina greca, danze in tema per tutti, curate dalla regia della professoressa Finella Giordano. Un modo “tersicoreo”, come lei stessa ha sottolineato, per festeggiare le attività di una scuola che vuole ribadire la propria presenza e la propria importanza.