“Disposti ad investire i tribunali se non si risolverà la vicenda degli assistenti alla comunicazione”

“Spiace che la vicenda si sia sviluppata nella distrazione della politica”

MONREALE, 28 dicembre – “Fa male dover prendere atto che, anche in difesa dei ragazzi diversabili, bisogna sollevare il clamore della critica politica affinché non ne vengano calpestati i loro diritti”. Lo afferma Tonino Russo ex deputato e componente della commissione Cultura e Istruzione della Camera.

La vicenda è quella sollevata nei giorni scorsi da Monreale News (leggi qui l’articolo) relativa alla rimozione di alcuni assistenti alla comunicazione che lavorano nelle scuole cittadine, per le attività di supporto dei bambini diversamente abili.
“Sarebbe molto grave - prosegue Russo - se alla riapertura delle scuole, dopo le vacanze natalizie, mezza dozzina di ragazzi con bisogni formativi speciali si trovassero cambiato il loro assistente alla comunicazione. Sarebbe un "cambio di logica" tutt'altro che logico. Anzi, del tutto sciagurato ed irresponsabile di cui nessuna persona con un briciolo di dignità ne avvertirebbe il bisogno.

Pertanto, si intervenga subito – prosegue l’ex deputato – senza ulteriori tentennamenti o indugi. L'amministrazione comunale ci eviti di investire della vicenda l'assessorato regionale e/o il ministero
all'istruzione o, qualora fosse necessario, i tribunali che già in simili circostanze più volte si sono espressi, dando ovviamente sempre ragione alle famiglie dei ragazzi.
Spiace che la vicenda si sia sviluppata nella "distrazione" della politica di grande tradizione culturale e morale in tema di diritti umani, per l'occasione rimasta silente. E fa ancor più rabbia non già qualche imbarazzante silenzio istituzionale di troppo, ma la perdita del senso del limite oltre il quale dovrebbe scattare l'umana indignazione che ogni coscienza dovrebbe pur sempre conservare preziosamente.

Faccio, pertanto, appello all'assessore Cangemi, da sempre molto sensibile su questi temi, affinché si adoperi fino in fondo per garantire il "diritto alla normalità" di questi studenti che, purtroppo, hanno già subito dal destino gravi torti perché ne possano sopportare ulteriori da una cattiva ed insensibile amministrazione.