Liceo Basile occupato, arrivano i carabinieri

Studenti divisi sull'azione di protesta: circa 200 non ci stanno

MONREALE, 19 novembre – Puntuale come le tasse, nella seconda metà del mese di novembre arriva la protesta studentesca e con essa le occupazioni delle scuole. A questa regola non si sottrae il liceo Basile di Monreale, da ieri, appunto, occupato dagli alunni appartenenti al gruppo del cosiddetto “coordinamento Autonomo degli Studenti Medi”.

L’azione ha preso il via ieri ed ha visto la frangia favorevole all’occupazione dare vita a questa ormai consueta forma di protesta, che - come vuole un copione ormai consolidato - si concluderà molto probabilmente alla vigilia delle vacanze di Natale, quando i problemi saranno ancora lì tutti sul tappeto, ma la voglia di stare in famiglia, di giocare a carte e di mangiare il panettone avrà la meglio su quella di protestare.

I ragazzi, peraltro rischiando di beccarsi una denuncia che la dirigente scolastica Concetta Giannino ha paventato, si sono barricati all’interno dell’istituto e soltanto l’impegno della dirigente e degli insegnanti Rosy Cicatello, Calogero Campione e Mario Basile ha fatto sì che le “barricate” potessero essere tolte, consentendo stamattina l’ingresso di chi, dissentendo sulle forme della protesta, ma non sulle motivazioni, ha deciso di entrare regolarmente in classe per fare lezione. Si trattava, tra l’altro, di un numero consistente di studenti, appartenenti alla "Rete degli Studenti Medi", dal momento che 180 di essi hanno sottoscritto un documento che definisce “illegale” l’occupazione e 202 su 307, inoltre, hanno deciso stamattina di entrare a scuola. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Monreale, guidati dal comandante della stazione, maresciallo Gianluca De Venuto, per sincerarsi che non ci fossero disordini significativi.

I motivi dell’occupazione, che i promotori intenderebbero protrarre fino al 25 novembre, vanno dalla “legge 107”, quella, in pratica che attribuisce grandi poteri ai dirigenti scolastici, passando per le criticità logistiche dell’istituto. Di parere differente gli studenti contrari alla sospensione delle lezioni, che invece propongono seminari di studio a tema e proteste in piazza. “Esprimiate la vostra protesta – ha detto agli studenti la dirigente Giannino – ma in modo propositivo e sempre nelle forme e nei limiti della legalità”. La situazione è in continua evoluzione.