Cento docenti precari monrealesi potranno ottenere l'assunzione al Nord

La possibilità dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale

MONREALE, 27 febbraio – Sono circa un centinaio i docenti precari monrealesi che potranno chiedere l'assunzione in ruolo o il contratto annuale anche nelle graduatorie del Nord Italia.

Lo affermano gli avvocati monrealesi Walter Miceli e Fabio Ganci che, per conto del sindacato Anief, hanno patrocinato il ricorso di oltre diecimila precari contro il Ministero dell'Istruzione contro il cosiddetto inserimento "in coda" nelle graduatorie provinciali diverse da quella di appartenenza.
La vicenda risale al 2009, quando il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, probabilmente per accontentare le spinte della Lega Nord, stabilì la collocazione in coda a tutte le graduatorie per i docenti precari che avessero chiesto l'inserimento nelle liste provinciali del Nord Italia, dove – a differenza di ciò che accade nelle liste meridionali - vi è una grande disponibilità di posti per le assunzioni.

Contro la penalizzazione dei docenti meridionali oltre diecimila ricorrenti, tra cui un centinaio di insegnanti monrealesi, hanno proposto un'azione giudiziaria innanzi al TAR Lazio con il patrocinio degli avvocati Walter Miceli e Fabio Ganci.
Qualche giorno fa la Corte Costituzionale, accogliendo il ricorso dei due avvocati monrealesi, ha dichiarato incostituzionali "le code" ed ha stabilito il diritto per i precari di concorrere alle assunzioni in ogni regione d'Italia. Ma la vicenda non si è conclusa qui. Immediatamente dopo la sentenza della Corte Costituzionale, infatti, un emendamento al decreto mille-proroghe del senatore leghista Mario Pittoni ha tentato di aggirare la pronuncia dei Giudici attraverso il congelamento dell'aggiornamento delle graduatorie, prima che il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, col suo intervento non costringesse il governo a ritirare l'emendamento della Lega Nord.