• Prima pagina
  • Scuola
  • Istruzione
  • Il suo impegno non è stato dimenticato: a Piera Autovino intitolato l’osservatorio contro la dispersione scolastica

Il suo impegno non è stato dimenticato: a Piera Autovino intitolato l’osservatorio contro la dispersione scolastica

Ieri la cerimonia alla scuola Novelli, nel giorno del primo anniversario della scomparsa

MONREALE, 9 ottobre – “Maestra emerita nella scuola e nel territorio a favore dell'inclusione e valorizzazione di ciascun alunno”. Recita così la targa che porta il nome di Piera Autovino e che dà il nome all'Osservatorio contro la dispersione scolastica e il successo formativo, distretto 11 bis.

In realtà è solo una sintesi di quello che Piera Autovino ha rappresentato nel mondo della scuola monrealese e non è un caso che la cerimonia si sia svolta proprio ieri, alla “Novelli”, giorno in cui ricorreva l'anniversario della sua prematura scomparsa, avvenuta per colpa di un male incurabile.
A ricordare la figura della “Maestra Piera”, come la chiamavano amorevolmente i suoi alunni, c'erano la dirigente della “Novelli” Chiara Di Prima, che è anche coordinatrice del Distretto Palermo 11 bis, il sindaco Piero Capizzi, l'assessore alla Pubblica Istruzione, Nadia Granà, Maria Rosa Buono, docente della “Novelli” e referente contro la dispersione scolastica, Giuliana Barone, insegnante e grande amica di Piera Autovino, tanti colleghi, amici e i familiari.

Al di là dell'intitolazione quel che emerge è il ritratto di una donna, di un'insegnante che oltre al suo dovere di docente ha fortemente creduto nell'impegno civile in diversi ambiti, tra cui quello dell'ambiente per citarne qualcuno, ma ancora più importante la lotta contro quel disagio manifestato da tanti bambini meno fortunati, nati in contesti disagiati, per i quali però la maestra ha preteso la costituzione di una rete di scuole, nel 2014, per il monitoraggio e la lotta contro la dispersione scolastica. Quest'ultimo un fenomeno allarmante, soprattutto nel sud Italia. Su questa linea, ovvero la difesa dei più deboli, sono stati i brevi interventi del sindaco e dell'assessore.

Senza scadere nella retorica, Chiara Di Prima ha voluto porre l'accento sull'impegno instancabile e generoso di Pera Autovino: “Ho avuto l'onore – ha dello la dirigente della “Novelli” – di apprezzare le doti, le capacità umane e professionali e le competenze della Maestra Piera. Abbiamo lavorato, anche se solo per un anno, alla costruzione della REP e alla successive rifondazione dell'osservatorio a Monreale. Di lei ricorderemo l'impegno instancabile nella cura delle giovani generazioni”.

Chi la conosceva bene è Giuliana Barone che ha mostrato un volto completo della Autovino. “Abbiamo vissuto insieme battaglie civili e sociali – ha detto la Barone – oggi più attuali che mai: dal rispetto dell'identità sessuale di ogni genere umano all'attenzione per le minoranze dimenticate, dalla contraccezione al libero arbitrio sul proprio corpo. Abbiamo creduto nella scuola, soprattutto al riscatto di quei bambini e ragazzi penalizzati dalla miseria, dall'ignoranza perché la cultura e la conoscenza sono strumenti di emancipazione sociale”.
Piera Autovino assieme a Sarina Ingrassia, anch'essa scomparsa di recente, è stata protagonista con l'associazione “Il Quartiere” di una battaglia a favore di quei ragazzi meno fortunati per dar loro quegli strumenti culturali per poter migliorare la loro vita futura.
“Piera voleva una scuola inclusiva, laica – ha sostenuto Maria Rosa Buono, che ha lavorato col Piera Autovino per un anno – non più con classi ghetto, una scuola che salvaguardasse le pari opportunità. La frequenza scolastica assidua ed il successo formativo di ciascun alunno erano il suo pallino”.

Bello e commovente è stato un video, risalente al giugno dell'anno scorso, in cui Piera Autovino compare in pubblico per l'ultima volta intervenendo durante una tavola rotonda su "Scuola in TrasFormAzione" che si è tenuta alla “Novelli”, i cui fu formalizzata la richiesta di ricostituire un osservatorio contro la dispersione scolastica e il successo formativo.
Infine si è svolta la cerimonia di scopertura della targa con la dirigente, il sindaco, l'assessore Granà, le dirigenti Beatrice Moneti, della “Veneziano” e Patrizia Roccamatisi della “Monreale II”.