La vita umana in provetta. Lezioni interattive per gli studenti del liceo “Basile-D’Aleo”

Esperienza eccezionale per i ragazzi sul tema della bioetica. LE FOTO

MONREALE, 18 novembre - Un'esperienza eccezionale di bioetica per gli studenti del liceo scientifico e classico di Monreale impegnati in un progetto formativo che vede coniugare le conoscenze scientifiche con gli aspetti bioetici e filosofici, che ruotano attorno all'uso e all'applicazione delle nuove biotecnologie riproduttive.

Nell'ambito delle iniziative progettuali finanziate con i fondi sociali europei è in corso d'opera nei due licei di Monreale il PON "Germinali e staminali: aspetti scientifici e implicazioni bioetiche" finalizzato alla promozione delle competenze scientifiche e tecnologiche degli studenti e realizzato con la collaborazione del professor Luciano Sesta, docente di bioetica all'Università degli Studi di Palermo, del dottor Roberto Palermo, ginecologo e della dottoressa Rosanna Ciriminna, embriologa.

Gli studenti, accompagnati dalla scrivente e dal professor Lillo Campione (docente tutor del progetto) presso il Centro Ambra di Palermo, hanno seguito "in diretta" i passaggi della tecnica di fecondazione in vitro spiegati loro dalla dottoressa Rosanna Ciriminna, responsabile del laboratorio di embriologia clinica, che con alta professionalità ha illustrato ai corsisti le caratteristiche fondamentali delle attrezzature laboratoriali (incubatori, microscopi, computers, provette, vetrini), le tecniche di crioconservazione dei gameti e degli embrioni e quelle che stanno alla base della procreazione medicalmente assistita.

Entusiasmo e approvazione hanno accompagnato la scelta di svolgere alcune delle attività del Pon presso il Centro Ambra di Palermo, un'esperienza questa che si è rivelata decisamente formativa sul piano scientifico ed etico. Un ambiente laboratoriale speciale adibito all'occorrenza a lezioni interattive in cui gli studenti sono stati posti di fronte a tematiche bioetiche, come ad esempio la fecondazione in vitro, che incrociano diversi saperi, l'etica, la filosofia, la medicina, la biologia, nell'orizzonte condiviso della ricerca di senso e di significato intorno al mistero meraviglioso della vita umana e della sua origine.

Abbiamo constatato -dicono gli studenti corsisti- che il laboratorio di riproduzione medicalmente assistita del Centro Ambra può essere considerato oggi uno dei luogi di eccellenza dove équipes di esperti lavorano con professionalità e umanità da oltre trent'anni nel campo della medicina e della biologia della riproduzione, assicurando assistenza medica e supporto psicologico alle tante coppie affette da problemi di sterilità.

Gli studenti, attenti e responsabili, hanno lasciato trasparire dai loro occhi la bellezza della curiosità intellettuale e l'amore per il sapere nonché il vivo interesse che li ha accompagnati tutto il tempo in questa esperienza didattica laboratoriale "dal vivo".
Durante la fase preparatoria, indossando camice e accessori, per potere accedere alla sala sterile del laboratorio di embriologia clinica, gli studenti hanno vissuto le emozioni più belle che ruotano attorno alle nuove tecniche di "inizio vita": il momento del concepimento in provetta, noto in ambito scientifico con il nome di FIVET (Fecondazione in Vitro con Embryo transtert), che ha risposto in maniera straordinaria al desiderio di tante coppie sterili di avere un figlio.

Gli studenti hanno poi posto tante domande alla dottoressa Ciriminna, una è stata particolarmente significativa ed è l'espressione della profonda sensibilità con cui gli studenti guardano alle nuove frontiere della scienza e della tecnologia, pur nella consapevolezza degli errori e dei limiti dell'uomo. E' stato Edoardo Lo Coco, alunno della classe 3 A del liceo scientifico a chiedere quali sono i pericoli e gli errori più ricorrenti in questo settore e la dottoressa Ciriminna ha risposto che si tratta di quei problemi che la cronaca di questi giorni ha portato all'attenzione, come lo scambio di gameti oppure lo scambio degli embrioni. Casi ovviamente eccezionali ma che fanno riflettere-dice la dottoressa Ciriminna- sul fatto che, in questo ambito professionale, così come in tanti altri, non si deve avere la presunzione di poter lavorare da soli perché si sa fare tutto , ma è necessario collaborare insieme e lavorare in gruppo, socializzando le competenze e le professionalità di ciascuno e affrontando insieme le criticità che emergono in corso d'opera.

Pubblichiamo l'elenco dei corsisti che ringraziamo per il proficuo impegno e la pertinacia nel portare a termine un progetto così lungo (50 ore) in un arco di tempo ristretto.
Questi gli allievi che hanno preso parte al PON: Giulio Carramusa, Francesca Miceli, Antonino Trifirò, Alessia Valerio della 3 B liceo scientifico; Gaia Di Maria, Desireé Lanza, Edoardo Lo Coco, Silvia Puglisi, Francesca Schiera, Adriana Versaci e Federica Zuccaro della 3 A liceo scientifico; Erika Guarino, Valeria Macaluso, Giorgia Mortillaro, Chiara Nania, Cristiano Parisi della IV A del liceo scientifico; Chiara Intravaia e Vincenza Sciortino della IV B liceo scientifico; Alessia Bologna, Margherita Esposti, Gaia Giannola, Silvia Lo Presti, Ornella Trifirò del liceo classico.