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Viaggio nelle attività delle scuole monrealesi: la "Mattarella"

| Greta Marchisello | Istruzione

Molte le attività extracurriculari realizzate pur se con fondi esigui

MONREALE, 19 gennaio – “Istruire educando”. E' la "parola d'ordine" dell'istituto comprensivo Monreale II "Piersanti Mattarella" diretto da Antonino Fundarò. La scuola vanta il numero maggiore di utenza, circa 1.000 alunni, dal momento che si compone oltre che del plesso centrale, anche dalla scuola primaria di Pioppo e Villaciambra, dove ci sono due sezioni di scuola secondaria di I grado.

Il vanto principale della scuola è che con fondi propri, sebbene esigui, come ci ha detto Antonietta La Mantia (collaboratrice di presidenza), la scuola è riuscita ad organizzare dei progetti extracurricolari nelle ore pomeridiane, la cui finalità ludico ricreativa ha come obiettivo il recupero degli alunni.

Tutte le classi di I e II grado sono coinvolte dai progetti Pon (Piano Operativo Nazionale) finanziati dal Fondo Sociale Europeo che hanno come tema l'ecopsicologia (con la compresenza di alunni e genitori, peraltro retribuiti con circa 400 euro, coordinati da un esperto esterno in psicoterapia), 4 laboratori di matematica, scienze e lingua inglese e italiano.

La scuola è inoltre dotata di diversi laboratori tra cui quello ambientale, teatrale, musicale ( dotato di un'orchestra completa), creativo, multimediale (con computer nuovi, acquistati con finanziamenti PON e FESR), finanziati anche questi con fondo d'istituto.

La scuola ha anche, solo per le classi secondarie di I grado, 4 lavagne L.I.M. ricevute grazie ai finanziamenti ministeriali. L'istituto collabora anche con ASP 6 di Palermo con il suo consultorio per educare alla salute.

Antonietta La Mantia ha tenuto a comunicarci che la scuola di Pioppo si sta organizzando la "tavolata di S. Giuseppe" che si terrà il 19 marzo ed ha l'eminente scopo di far partecipare genitori ed alunni insieme a tutta la comunità nell'allestimento dell’Altare, che consiste nell'elaborazione di tanti oggetti creati con il pane azimo.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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