fumetto
di Giuseppe Leto
Le recenti vicende internazionali smascherano il disegno imperialista e sovranista di questa nuova destra al potere.
Da Trump a Netanyahu, alla Meloni dovunque arrivino queste destre esplodono guerre, violenze, lotte tra istituzioni, piazze infiammate dalla protervia di ricacciare indietro la storia ed imporre il regime della forza, della sopraffazione, delle loro verità.
A Trump va riconosciuto il merito di avere squarciato il velo. Di essersi presentato nella sua livrea di imperatore unto dal Signore, con il piglio della forza minacciosa, con il disprezzo delle regole e delle istituzioni, con il vile tradimento degli oppressi per condividere il bottino con gli oppressori.
È giunto il momento delle scelte campali. O la scelta del valore universale della democrazia o queste destre. Ciò nella consapevolezza che le scelte di oggi segneranno il destino delle future generazioni. Questo delimita oggi i confini politici tra chi difende il sistema che affida al popolo la scelta dei suoi governanti e chi vuole consegnare gli stati al potere politico, economico, finanziario che impongono al popolo i loro interessi e la loro ingordigia di profitto edulcorata dal miraggio di ricavarne un vantaggio collettivo.
Tutto questo fardello di cinismo, di forza e di falsità che si materializza in mostri che irridono alle vittime di Gaza con i resort ed ai martiri dell’Ucraina con la spartizione della ricchezza di quel Paese ripugna alle coscienze ed alla storia dell’Europa e del nostro Paese. Occorre svegliarsi dal torpore, occorre richiamare con forza le parole di Papa Francesco che l’indifferenza è complice delle ingiustizie e smascherare la blasfemia di chi si appropria dei simboli cristiani tradendone i contenuti.
Oggi dobbiamo interrogarci su quale futuro vogliamo lasciare in eredità alle nuove generazioni, se quello dell’uomo lupo contro gli altri uomini. Se, noi che dal sacrificio dei nostri padri abbiamo ereditato 80 anni di pace, vogliamo lasciare ai giovani un futuro di guerre, di sopraffazione, se vogliamo destinarli ad un clima rancoroso e violento o se per loro vogliamo un futuro di pace, di libertà e di giustizia come vuole la nostra Costituzione.
Dobbiamo scegliere se vogliamo che vivano in un clima di reciproco rispetto perché, pur tra i tanti difetti da correggere, questo sono le democrazie dove donne ed uomini scelgono liberamente i loro governanti. Ma per salvare le stanche democrazie occorrono presenze forti, mature e consapevoli. Occorre la partecipazione matura e consapevole dei giovani a difesa del loro futuro. Quella delle donne che antepongono il destino dei figli al loro stesso destino.
Serve l’intelligenza degli uomini di buona volontà consapevoli che le attese di giustizia sociale non verranno mai soddisfatte da chi in questi ultimi decenni ha razzolato sui lavoratori, sui diritti strappati con le unghie e con i denti ad ingordi proprietari di ingenti ricchezze, coscienti che dai predoni che offendono la memoria delle vittime israeliane, palestinesi, dell’Ucraina non arriverà mai la pace.
Occorre una presenza forte, matura e consapevole per forzare le gelosie di miopi politicanti, preoccupati di perdere i loro interessi di cortile, per costruire una nuova Europa baluardo delle democrazie. Occorre una presenza forte, matura e consapevole a livello nazionale per smantellare il disegno di politiche tese a demolire lo Stato e stravolgere la Costituzione.
Occorre una presenza forte, matura e consapevole a livello locale per abbattere la corruttela ed il clientelismo, patrimonio della cultura della sudditanza e fare maturare nelle coscienze democratiche la cultura della cittadinanza patria dei diritti e dei doveri. La difesa della democrazia parte dalle nostre case.