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Gestione dei rifiuti, Monreale è un comune “riciclone” … ma si può (e si deve) fare di più

| Nicola Giacopelli | L'opinione
fumetto di Nicola Giacopelli

MONREALE, 31 gennaio – La notizia che Monreale ha di recente ottenuto il riconoscimento di “comune riciclone” non può che essere accolta con grande favore, in quanto certifica i significativi e concreti passi in avanti che, negli ultimi anni, sono stati compiuti nell’impegnativo percorso di incremento della raccolta differenziata, avviata dall’amministrazione guidata dal sindaco Capizzi.

È evidente che i meriti per i positivi risultati ottenuti non appartengono a un singolo: vanno piuttosto riconosciuti a tutti coloro che hanno consentito, a vario titolo, di migliorare in maniera significativa i servizi di igiene urbana. E buona parte di questi meriti, senza dubbio alcuno, sono dei cittadini monrealesi, che si sono impegnati (e continuano a impegnarsi quotidianamente) per lo sviluppo virtuoso della raccolta differenziata.

Ci sono ancora, è vero, non pochi “sporcaccioni” i cui comportamenti irresponsabili denotano la mancanza di qualsiasi forma di senso civico; ma dobbiamo sperare che l’inciviltà sia in costante diminuzione e che si diffonda sempre più il rispetto per l’ambiente. Come dobbiamo sperare che il miglioramento qualitativo dei servizi ambientali possa comportare una riduzione della Tari, per venire incontro alle aspettative dei contribuenti, che sinora hanno subìto la stringente morsa di una tassazione oggettivamente non lieve.
La recente manifestazione organizzata a Palermo da Legambiente per la consegna dei riconoscimenti ai comuni siciliani virtuosi - a cui per Monreale ha partecipato il dinamico assessore Mannino - ha costituito anche l’occasione per analizzare il sistema di gestione dei rifiuti, alla luce anche del nuovo piano regionale approvato dal presidente Schifani lo scorso 21 novembre.
Raphael Rossi, professionista che da tempo si occupa in diverse realtà di sistemi avanzati e virtuosi di gestione dei rifiuti, a tal proposito ha dichiarato: «Questo piano suscita preoccupazioni riguardo alla previsione di due grandi inceneritori, che potrebbero deviare l’attenzione dalla necessità di investire nel riciclo e nella riduzione dei rifiuti, proseguendo con un modello basato sullo smaltimento. Si rifletta sul fatto che in Toscana, dopo averne verificato gli impatti, i costi e le prospettive, i tradizionali impianti di incenerimento sono stati spenti, come è accaduto a Livorno».

Particolarmente critico sulle iniziative assunte a livello regionale è anche Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia: «Anziché puntare su riduzione, prevenzione, riutilizzo, riciclo e sviluppo di impianti per il riciclo e l’economia circolare, le priorità del nuovo piano sono lo smaltimento e l’incenerimento; gli strumenti individuati sono quindi le discariche e gli inceneritori, che, a nostro avviso, nei prossimi decenni ingesseranno la gestione della raccolta differenziata e aggraveranno i costi di smaltimento, con evidenti riflessi sulla tariffa a carico dei cittadini».

«I progressi nella raccolta differenziata testimoniano che un futuro sostenibile è possibile - sostiene Paolo Amenta, presidente di ANCI Sicilia - ma le carenze dell’impiantistica e le inefficienze gestionali rappresentano ostacoli che vanno affrontati con urgenza. Solo attraverso una visione strategica, un uso efficace delle risorse disponibili e una partecipazione collettiva sarà possibile rendere la nostra isola un modello virtuoso di gestione dei rifiuti».
Comunque sia, è indispensabile che - come ha opportunamente osservato Amenta - la partecipazione collettiva prevalga sulle contrapposizioni oltranzistiche; le problematiche connesse al sistema dei rifiuti vanno affrontate con responsabilità, equilibrio e lungimiranza. Monreale è sulla buona strada: ma è possibile, anzi doveroso, fare di più. In tal senso, sarà senz’altro di fondamentale utilità la realizzazione del centro comunale di raccolta, per il quale l’amministrazione Arcidiacono ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente un finanziamento a carico del PNRR di circa un milione di euro.

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 31 dicembre – Gli eccessi alimentari che caratterizzano le giornate in molte delle case del nostro territorio non devono farci distogliere lo sguardo da ciò che ci ha detto e ci ha lasciato quest’anno in eredità.

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