Giuseppe Toniolo, l'economista di Dio

fumetto di Stefano Gorgone

Carissimo direttore,
nella nostra città opera da diversi anni un Istituto di credito che porta il nome di Giuseppe Toniolo, una figura molto cara al nostro compianto arcivescovo monsignor Cataldo Naro, ma che è, a mio modesto avviso, pressoché sconosciuta alla maggioranza dei monrealesi.

In effetti, pur essendo stato un protagonista del Movimento cattolico nel XIX secolo, un illustre docente di Economia politica all'Università di Pisa, autore di scritti di riconosciuto valore scientifico, un punto di riferimento per tanti durante la sua vita terrena, Giuseppe Toniolo per decenni è caduto nell'oblio.

E' stato dichiarato Beato da Papa Benedetto XVI nel 2012 per la trasparenza della sua vita, la profondità della sua fede, il suo senso della Chiesa e dell'uomo, per la sua testimonianza di laico cristiano, immerso nella storia del suo tempo, per il suo impegno educativo, sociale e politico, il suo stile di vita improntato alla sobrietà e all'essenzialità.

Lo studioso trevigiano si spese per tutta la vita con grande serietà e passione nella famiglia, nella cattedra, nell'impegno sociale, nella politica.
La scelta del matrimonio fu una vera scelta vocazionale. “ Ch'io sappia rendermi degno del dono prezioso di averti per compagna della mia vita, non posso offrirti né ricchezze , né sempre pienezza di gioia ma solo il buon cuore e il conforto soprattutto in mezzo alle traversie delle vita.” Così scrisse alla futura compagna ed, infatti, diede vita ad una numerosa famiglia costituita da sette figli, fondata sulla reciproca comprensione e su una fede profonda. In essa trovò sostegno e conforto che gli consentirono di realizzare in pienezza la sua personalità.

Fu sempre generosamente proiettato verso l'attività di ricerca, di produzione, la promozione di progetti ed iniziative. Definito “l'economista di Dio” pubblicò tre volumi di grande rilievo in cui mise in evidenza le basi etiche e spirituali dell'agire economico. Egli, in particolare, criticò il sistema economico del suo tempo che riponeva esclusivamente “nell'utile privato l'unico movente, la norma dell'umano operare, trascurando la parte etica e morale, gli impulsi più nobili del cuore, i bisogni dei poveri e dei nullatenenti”.

Altrettanto intensa fu l'attività sociale del Toniolo. caratterizzata da una costante attenzione ai poveri, agli umili, alle classi lavoratrici. Istituì la prima Settimana sociale dei cattolici italiani con l'obiettivo di fare applicare la dottrina sociale della chiesa a temi concreti come i contratti di lavoro, la condizione di vita delle popolazioni rurali, la tutela del lavoro femminile e dei minori. Molto prezioso fu il suo apporto alla stesura della famosa enciclica Rerum Novarum di Leone XIII. Fu uno dei maggiori ispiratori della politica dei cattolici italiani e tra gli artefici del loro inserimento nella vita pubblica ed il primo a delineare i concetti fondamentali della Democrazia cristiana, ancor prima di don Luigi Sturzo per il quale il Toniolo fu “ esemplare nella vita privata, nella famiglia, nella cattedra, nell'apostolato, tutto dedito allo studio e alla meditazione.”

La vita ed il pensiero di Giuseppe Toniolo possono essere considerati uno stimolo per i cattolici, soprattutto per i giovani, perché si impegnino in prima persona nella vita sociale e politica ed assumano le nuove responsabilità a cui il mondo oggi ci chiama.