Palermo, Catania e Messina in prossimo dissesto finanziario con altre 85 città

fumetto di Salvino Caputo

Tutti i nodi vengono al pettine è un proverbio appropriato per la catastrofe e dissesto finanziario che attanagliano almeno 85 città, tra le quali hanno un primato buffo Palermo, Catania e Messina.

Le mitiche città siciliane, guidate da grandi sindaci come Leoluca Orlando a Palermo, si arrovellano nella triste bolgia infernale del contrappasso dantesco. Non è sufficiente per la nostra Palermo, essere stata la Capitale Italiana della Cultura, e rovinare miseramente nel dissesto finanziario del 2021 e dei prossimi anni. Le verità di fondo, amare ed incontrovertibili, saranno le stangate finanziarie a carico dei siciliani e dei quaquaraquà palermitani, monrealesi, corleonesi etc. A questo punto, in nome e per conto di un sano principio di falsificazione negli articoli che si codificano, urge fare una riflessione amara ed ineluttabile come il Nodo di Gordio che gravita sulle teste dei cittadini siciliani. Questo Governo Nazionale guidato dal gesuita Mario Draghi, inviato speciale in Italia dai nuovi accordi politici della sempiterna Yalta, si decida ed attivi il suo Ministro degli Interni a commissariare con commissari governativi, tutti i Comuni Italiani in prossimo dissesto finanziario per il 2021/2022.

Certamente, caro Mister Draghi, ci vuole coraggio a defenestrare tutte le amministrazioni italiane, prossime al dissesto finanziario; ne risentirebbe la politica italiana ed il sistema dei partiti che sono suoi fedeli alleati in Parlamento. Caro mister Draghi, il dilemma è cornuto, ma la S.V. deve decidersi da che parte sta! Se sta con i cittadini, proceda a commissariare il 30% dei Comuni Italiani! Se sta con il vecchio sistema logoro dei partiti, sopravviva altri due anni e poi sarà cacciato via da questa nostra Italia, nave in gran tempesta e senza un vero nocchiero, non donna di provincia ma Bordello sovrano senza prospettive, tranne la retrocessione in serie B ed il drammatico ritorno alla vecchia lira, non di Nerone, ma moneta di cambio e scambio.

La nostra analisi odierna sullo stato dell’arte dell’Italia in finanza, è stato condiviso da grandi quotidiani come La Repubblica ed Il Sole 24 ore. Purtroppo, scrivevo negli anni 70, la nostra libertà è solo un maledetto gioco in borsa; ognuno corre la sua corsa, ma quanti ritardi si registreranno! Come se il mondo fosse l’Italia, Draghi parla di futuro! La politica odierna è solo un muro di cemento armato.
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