L’aria che tira nelle redazioni dei giornali e nei quotidiani online di Sicilia

fumetto di Salvino Caputo

Giuro che non siamo a LA 7, nel mitico appuntamento con Myrta Merlino che conduce con grande e seriosa professionalità un meraviglioso programma del terzo millennio, improntato all’approfondimento sui temi più scottanti di Politica, Scuola, e mille svariati argomenti di attualità.

L’aria che tira nelle redazioni dei Giornali e nei quotidiani on line siciliani, ci pone drammaticamente di fronte ad una seriosa riflessione sull’ossigenazione residua delle redazioni e dell’equipe dei giornalisti che collaborano con le loro testate giornalistiche. Lungi dal mio modo di vivere il giornalismo quotidiano nelle vesti di opinionista, un processo o una logica del sospetto sulla libertà sconfinata di certi titoli che spesso e volentieri, diventano sintesi nella codifica di un articolo. Titolo di un articolo è spesso e volentieri, sintesi dello stesso articolo. Ieri 19 Gennaio 2021 ho letto un articolo su un quotidiano palermitano, titolato COVID, gli studenti in piazza: “Vogliamo ritornare a scuola presto ed in sicurezza”. Lapalissianamente il titolo dell’articolo implicherebbe un’analisi dettagliata sui disagi attuali della scuola pubblica, sul momento drammatico che vivono gli studenti in condizioni estreme d’insicurezza riguardo al distanziamento ed ai trasporti pubblici che dovrebbero garantire sicurezza e serenità.

Non siamo più ai vetusti tempi dell’oggi scioperiamo ed andiamo al mare! C’è una fascia elevata di studenti che studia seriamente e considera la scuola un appuntamento quotidiano con il sapere, la conoscenza, la cultura, il futuro della propria vita di studente che si maturerà e sceglierà d’iscriversi ad una Facoltà Umanistica o Scientifica della nostra galassia geografica. Ieri ho letto uno sfogo di un diciottenne prossimo maturando al liceo classico, che inveiva contro certi giornalisti di certe redazioni di giornali, perché travisavano con i loro titoli ed articoli, la questione drammatica degli studenti nel loro contesto scolastico. Conosco questo giovane studente, figlio di un fraterno amico mio, e conosco il suo curriculum nei suoi tre anni di un grande liceo classico palermitano. Ho scritto al mio giovane amico Alessandro Ganci, esclamando: Alessandro ti sei fatto un Erasmus portentoso in Australia, hai realizzato filmati eccezionali nella terra dei canguri, sei salito in cattedra a dare lezioni di geografia come Scienza del Paesaggio, t’incazzi e condivido amaramente, sui titoli ed articoli di certe testate e redazioni di giornali siciliani, sulla questione sicurezza e ritorno a scuola. Mi auguro che Alessandro legga domani il mio articolo e mi telefoni. Lo consolerò inviandogli una pizza vertiginosa della Macina.
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