I ciavuli e la crisi della scuola e delle istituzioni scolastiche nel 2020

fumetto di Salvino Caputo

Ho preso spunto da un racconto di Antonio Randazzo per codificare l’articolo odierno che si proietta nel cuore del mondo della scuola italiana, di ogni ordine e grado.

Personalmente adoro ed uso spesso il termine Ciavuli quando osservo in streaming il comportamento arrogante di alcuni docenti e genitori nelle nuove istituzioni scolastiche. Parlano, parlano e sprizzano presunzione e arroganza da tutti i pori e le mandibole tentacolari della loro incultura e ruolo delicato nella formazione delle generazioni future. Conosco poche insegnanti della scuola primaria, degne di profonda stima. Dopo Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino, veri ed unici modelli di riferimento, le insegnanti con gli attributi restano una sparuta minoranza ed un mito per la formazione dei giovani alunni. Preferisco non parlare delle scuole superiori, licei classici, scientifici perché sarei impietoso con certa classe docente che dovrebbe traghettare nelle università italiane, i futuri docenti, medici, chimici, virologi, farmacisti, veterinari, ingegneri.

Vorrei anche porre l’accento sul ruolo spesso arrogante e bizantino che ricoprono le famiglie nelle nuove istituzioni legate al decentramento scolastico. Non mi avventuro oltre e dribblo come un vero calciatore sul delicato ruolo dei dirigenti scolastici. Sono in pochissimi i dirigenti scolastici che sanno assumersi responsabilità severe nella guida rigida e professionale degli istituti e plessi scolastici di loro pertinenza e funzione. La scuola italiana soffre di un male oscuro che è lo specchio del nostro sistema politico e governativo, a partire dal Ministero della Pubblica Istruzione e dai Ministri o Ministre che dettano le linee guida delle istituzioni scolastiche. La nostra Nazione ha urgente bisogno di ministri e tecnici competenti, capaci di rivoluzionare l’attuale assetto scolastico. Se si continuerà a dondolarsi in attesa del governo che verrà, accadrà che le migliori risorse professionali preferiranno o andare in pensione (chi potrà farlo) o trasferirsi nelle scuole private a pagamento. In ogni caso, sono profondamente convinto che le scuole del futuro prossimo, saranno severe scuole elitarie a pagamento, con docenti di alto profilo professionale.
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