C’è del marcio in Danimarca

fumetto di Salvino Caputo

Omaggio e chapeau alla mitica citazione di William Shakespeare operata nel suo intramontabile “Amleto”, un’opera teatrale senza confini e frontiere, un kolossal punto di riferimento mondiale per registi, attori ed attrici e per tutte le compagnie teatrali che si spaccano l’anima in giro per il mondo per stupirci, farci sognare, riflettere e caricarci di spirito critico, innanzi alla complessità dei problemi drammatici ed esistenziali della nostra vita quotidiana.

In Amleto, la tragedia di Shakespeare più conosciuta e letta su scala intergalattica, c’era il famosissimo monologo “Essere o non essere, questo è il problema!”. Rivisitare dopo quattro secoli il monologo shakespeariano, implica cultura, sensibilità, empatia e la sana onestà intellettuale d’interrogarsi sul bivio della nostra drammatica esistenza. “Essere o non essere” cittadini ubbidienti, onesti, operosi, collaboranti, innanzi alle calamità naturali, alle pandemie virali che ci sommergono e ci sommergeranno nei prossimi 20 anni, ai virulenti disastri ecologici, alle crisi economiche irreversibili in prossima scadenza, ai divari geografici nefasti in tema di risorse finanziarie e distanze colossali tra gli Stati sovrani di questo nostro pazzo mondo, implicherà necessariamente la cooptazione di tre sostantivi nobili, “Cooperazione, Pari Dignità, Unità dei Popoli”. Per affrontare in termini politici, critici e propositivi, il marcio attuale che alberga in Europa e dintorni, userò nel mio commento odierno “Allegoria e Derisione” del mio immenso Vasco Pratolini.

Gli Italiani non siamo approdati in Europa per pura casualità. Grandi Politici come Pertini e Spinelli avevano fortemente voluto “Gli Stati Uniti d’Europa”. Gli Italiani abbiamo sempre pagato un conto salato alla Germania della signora Angela Merkel, sobbarcandoci anche la caduta del muro di Berlino; ci siamo svenati e nel 2020 ci ritroviamo sudditi di una “Matrigna Europa”, abbiamo tollerato a dismisura il colonialismo francese ed inglese, abbiamo considerato fratelli i polacchi, i rumeni, gli ungheresi, gli albanesi e tutti gli altri popoli europei che beccavano gratuitamente il mangime finanziario senza sborsare un euro. Italia e Grecia, oggi sono ultimi e penultimi nella classifica europea. Certamente il nostro deficit pubblico economico e finanziario, necessiterebbe analisi profonde e corrispettivi di grave responsabilità dei Governi che hanno governato la nostra Italia. In ogni caso, questa è un’altra storia che accomuna tutti i Paesi degli Stati Uniti d’Europa. In conclusione penso che c’è troppo marcio in Danimarca e che il nostro prossimo futuro sarà un’incognita virulenta.
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