L’angoscia di leggere i commenti al vetriolo dei trogloditi sui social

fumetto di Salvino Caputo

Era tanto, tanto tempo che volevo scrivere questo mio articolo sul mio quotidiano online senza frontiere! Enzo Ganci, direttore di Monreale News, mi ha chiesto più volte di scrivere copiosamente su questa rovinosa piaga sociale che imperversa soprattutto su facebook.

Oggi mi sono svegliato infastidito per le catastrofiche lamentele, improperi ed insulti di certa fascia sociale monrealese sul social più popolare nel nostro universo. Dal momento che “u pisci feti dalla testa” ho ritenuto opportuno rivolgermi nella prefazione del mio articolo a Mister Zuckerberg, ponendogli alcuni quesiti. Mark Elliot è presidente ed amministratore delegato di Facebook Inc. ed in qualità di fondatore, riceve uno stipendio fittizio di un dollaro; di contro il nostro Mark è il 5° uomo più ricco del mondo, fin dalla tenera età di 23 anni (2007) a seguito del successo di facebook. Mi chiedo e qui casca l’asino, dove paga le tasse Mark! Mi chiedo e qui divento Orlando furioso, dove, in quale stato delle banane, può essere consentito di autorizzare una piattaforma mondiale di tal peso, senza un decalogo, le opportune e legali garanzie, le dovute autorizzazioni giuridiche degli stati che ospitano questo colosso mondiale, che potrebbe farci scivolare nel medioevo barbarico e nell’odio interclassista. Se, nello stato giuridico di cittadino italiano, io voglio registrare un simbolo di propaganda politica, debbo registrarlo presso il tribunale di competenza. Potrei continuare con una sfilza di autorizzazioni previste per legge nella nostra Repubblica Italiana e procedere all’infinito.

Perché Mark non pretende da chi s’iscrive sul suo social, una copia della carta d’identità, del codice fiscale e dei curricula? Perché Mark non chiede una quota finanziaria di adesione al suo social? La verità è lapalissiana: Liberare il porco, l’odio di classe, l’egoismo dell’allegra comitiva mondiale, che con falsi account e foto finte, falsi curricula si è accreditata sul social della finta anarchia, degli insulti al vetriolo, dell’odio. Quasi tutti i politici e partiti italiani cavalcano il social dell’ebreo ricco sfondato. La nostra Polizia Postale ha serie difficoltà a smascherare i finti account e la conclusione amara di questo medioevo è: Mal comune, mezzo gaudio! I sovranisti italiani sono diventati i maestri nell’utilizzo di questa applicazione e la nostra Italia naviga in gran tempesta, suddita dell’asse Franco-Tedesco nella nuova finzione degli “Stati Uniti d’Europa”. Di contro, l’Italia insulare, meridionale, vota i sovranisti. Mi trasferisco a Lugano, malgrado il mio amore sconfinato per la Sicilia e la mia città natale. P.S. Gli Ultimi della piramide sociale, non li troverete mai sui social-network.
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