Se nell’odierna tornata elettorale vincerà Monreale sarò felice

fumetto di Salvino Caputo

Non è un titolo ad effetto, l’apertura del mio articolo dedicato alle elezioni amministrative monrealesi. Conosco bene la Politica e sono sicuro, mi augurerei il contrario, che a primo turno nessun candidato sindaco potrà superare il 40% della soglia prevista per legge.

Si andrà al ballottaggio senza sosta civica. In ogni caso, se l’affluenza al voto dovesse attestarsi su livelli altissimi, sarei in prima fila a gridare “Forza Monreale” rien va plus. Non è una questione di lana caprina, ma superare la soglia del 40% a primo turno elettorale, ci consegnerebbe alla storia del guinness dei primati in Sicilia; non ritornare a votare il 12 maggio mi riempirebbe il cuore di gioia perché i ballottaggi implicano il sottobanco squallido di accordi nel sottobosco della Politica. Quanti candidati Sindaci trombati sono già pronti a vendersi l’anima? Purtroppo non esistono i miracoli nella pratica politica e nel consenso popolare. Siamo ormai al lumicino dei grandi valori dell’etica della responsabilità individuale e collettiva.

Qualunque elezione elettorale sarà sempre dominata dal voto di scambio, dalle facili promesse clientelari, dai clan che detengono pacchetti di voto, dalle false speranze ed illusioni. Un Sindaco che a primo turno vincesse le elezioni, sarebbe un sindaco gasato e pronto a governare 14 ore al giorno la Città, ponendosi al di sopra di qualsivoglia compromesso. Se poi dovesse debordare, scivolando nel becero politicante, lo aspetterebbero al varco migliaia di cittadini che gli hanno espresso il loro genuino consenso per la rinascita della nostra città e del nostro preziosissimo bene comune. A Monreale c’è estremo bisogno di competenza, trasparenza, resistenza, qualità dei futuri assessori che il sindaco vincitore nominerà; c’è bisogno di veri curricula, di estrema e dura disponibilità di chi sarà al governo cittadino, c’è urgente bisogno di risanamento delle finanze pubbliche e capacità di proiettare Monreale nel futuro prossimo.

Non sono traguardi impossibili per i veri outsider della politica. Mi auguro che nella mia adorata Monreale tornino ad illuminarsi tutte le luci possibili su tutte le vie, viuzze e vicoli e soprattutto torni ad illuminarsi la bandiera degli ultimi, dei poveri, degli emarginati, degli handicappati, dei diritti e della “Cultura Laica” contro ogni gattopardismo strisciante o autoritarismo. La nostra più grande risorsa è da sempre, la nostra sete di Libertà di pensiero, libertà dal bisogno, libertà di scegliere per cambiare tutto e non perché nulla cambi. Pensa prima di votare, Pensa.
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