Non è l’Arena-il reddito di cittadinanza-Sanremo-Monreale

fumetto di Salvino Caputo

Mio malgrado, fumando come un turco, mi sono sciroppato cinque ore di “Non è l’Arena” sul canale del digitale terrestre LA7. Spesso guardo questo programma condotto da Massimo Giletti, senza velleità e gradimento; faccio trascorrere un’ora del tempo mafioso, in attesa dei miei programmi preferiti notturni.

Domenica ero particolarmente curioso di vedere ed ascoltare Giletti sul suo scoop realizzato in merito al reddito di cittadinanza, da un suo inviato a Palermo. Lo scoop di Giletti lo avevo intercettato la settimana scorsa e mi aveva scosso per la sua faziosità informativa al servizio del governo in carica e per il pressappochismo nei contenuti politici dello scoop in sé e per sé. Addossare esclusivamente su un piccolo dipendente della C.G.I.L, che si occupa di ISEE, gravi responsabilità penali e politiche per avere rivelato i trucchi mirati all’evasione sul decreto inerente il reddito di cittadinanza, mi sembra una bufala paradossale. In ogni caso, sarà la magistratura italiana a pronunziare la sua sentenza. L’avere messo sotto i riflettori della pubblica opinione, un dipendente della C.G.I.L che ha ricoperto incarichi pubblici presso il mio comune e la mia Monreale, mi fa incazzare oltre ogni limite. Che ci appizza Monreale? Domenica sera, nella tua trasmissione, caro Giletti, un tuo giornalista ha contattato in diretta il dipendente della tua straordinaria favola esopiana; il dipendente vi ha risposto che si è verificato un grosso fraintendimento nel vostro scoop, asserendo che da parte sua non voleva suggerire a nessun cittadino, i trucchi per evadere le regole legate al “Reddito di Cittadinanza”. Mi sembra lapalissiano che le regole del decreto in oggetto, siano sufficientemente cautelate dalla Guardia di Finanza e da tutti gli altri organismi di controllo nazionali, addetti ad hoc.

 

Mi aspetto che l’Onorevole Di Maio e Giletti, prendano un aereo e vengano a Monreale per scusarsi con il sindaco della mia città, considerato che il dipendente in oggetto è stato assessore al Bilancio della sua giunta di governo cittadino. Quanto al Festival di Sanremo, carissimo Giletti, la S.V. può fare il suo contro-festival invitando Morgan e Pier Davide Carone per la loro esclusione dal festival sanremese ed io mi taccio perché nelle vesti di cantautore e compositore, mi hanno sempre escluso dal festival. “Caramelle” di Carone, non è in ogni caso una favola! Le Favole sono tutta un’altra storia; Caramelle è un brano melenso, routinario tra rap e rock annacquato, una piccola storiella tra migliaia di storie vere dedicate alla pedofilia. A proposito della polemica su Baglioni al Festival, dopo le dichiarazioni del cantautore a favore dei migranti, le ricordo Giletti che la canzone più bella sulla Cultura dell’Accoglienza, l’ha scritta il mitico Pino Daniele che non ha mai partecipato al Festival di Sanremo. Scriveva Pino: Ed ho visto morire bambini, nati sotto un accento sbagliato e lì mi sono incazzato e sono un uomo vero. Titolo del brano era “Voglio di Più”. Questa è una favola straziante che spacca i nostri cuori!
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