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Beni Culturali, gli ottimi risultati di questi giorni frutto della programmazione, ma ancora tanti problemi

fumetto di Michele D'Amico

Su tutti i maggiori quotidiani dell'isola leggiamo del trend positivo, in termini di numero di visitatori, dei beni culturali siciliani. Nessuno spiega come mai si sia potuto arrivare a questo risultato e i motivi per i quali, sui maggiori quotidiani dell'isola e nazionali, non si scriva più circa la chiusura nei festivi dei siti culturali siciliani.

Tale risultato lo dobbiamo in massima parte all'intelligenza e alla saggezza di Antonio Purpura, ex assessore ai beni culturali, sacrificato dall'attuale governo regionale sull'altare di “meschini” giochi politici di spartizione di poltrone, fini a se stessi, che non tengono conto del lavoro che si svolge e di ciò che si riesce a mettere in moto. L'ex assessore ha saputo cogliere lo spirito delle richieste sindacali circa il superamento del limite contrattuale sui festivi e sulle festività nazionali sottoscrivendo un accordo che, a parità di risorse disponibili, ne prevede una diversa utilizzazione tendente a favorire una maggiore fruizione dei siti culturali ma anche una remunerazione supplementare per i lavoratori che aderiscono a questo accordo.

L'accordo sottoscritto, ormai più di due anni fa e ripetuto nel tempo, è un pregevole modello che coniuga il raggiungimento di un equilibrio tra quelle che sono le esigenze dell'amministrazione dei beni culturali con una programmazione dell'offerta culturale e le legittime aspettative dei lavoratori di percepire il giusto salario per l'attività svolta in deroga ai limiti contrattuali.
Questo modello contrattuale è messo adesso in serio pericolo dal dipartimento della Funzione Pubblica nella qualità di ente pagatore, che ha fatto di tutto per ritardare i pagamenti delle prestazioni rese dai lavoratori del settore, a partire dal secondo semestre del 2015, nonostante la disponibilità di risorse. Ma il pericolo deriva anche dal governo regionale che ancora, a tutt'oggi, non ha dettato, all’Aran Sicilia, le linee di indirizzo necessarie per avviare le trattative sulla distribuzione delle risorse che il medesimo governo regionale ha stanziato, già a maggio scorso, con la cosiddetta legge di "disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2016 - legge di stabilità regionale".

Ancora, dai maggiori quotidiani dell'isola apprendiamo dello scarso risultato che ha riscosso, in termini di numero di visitatori, il Museo di Aidone nonostante la presenza della Venere di Morgantina, un bene culturale che se allocato in altri siti culturali, facilmente raggiungibili dai mezzi di trasporto, potrebbe rappresentare una importante risorsa per incentivare il settore turistico e dei beni culturali siciliani.