fumetto di Totò Caltagirone
Ha un contratto fino al 2020, verosimilmente prenderà il posto di Sorrentino
Sembra proprio il nome di un farmaco per curare il reflusso gastroesofageo. Posavec, è questo il cognome del portiere del Palermo reperito, da Maurizio Zamparini, durante il mercato di riparazione di gennaio.
A dire il vero e a guardare questa sua prima uscita stagionale, sembra l’unico rinforzo degno di tale nome. Ha un contratto fino al 2020 e il prossimo anno prenderà, verosimilmente, il posto del più navigato collega Sorrentino. Stefano potrà, così, lasciare la piazza rosanero, magari con qualche rimpianto nei confronti dei tanti palermitani che lo hanno voluto bene, ma avrà la certezza di lasciare a guardia dei pali rosanero un giovane di sicuro avvenire, con buona pace di tutti, soprattutto di Zamparini (capisci a me!!!).
Il ragazzo nato in Croazia a Varaždin, anche questo fa pensare ad una medicina indicata per la cura delle vene varicose, sembra molto educato, molto religioso e paradossalmente molto superstizioso. Ieri, prima di iniziare la partita ha alzato le braccia al cielo come ad invocare l’aiuto di Dio (e questa è cosa buona e giusta) e poi altre due “fìsime”: ad ogni parata il segno della croce e ad ogni rinvio prima di depositare la palla nella linea dell’area piccola per il rinvio un bacio al pallone. Non possiamo sapere se sarà sempre così o questi riti scaramantici li abbia usati solo per l’esordio.
Non sappiamo, nemmeno, in che lingua dialoghi con i compagni di reparto, che per ora sono un po’ distratti e hanno difficoltà finanche a capire l’italiano figuriamoci lo slavo. Potrebbe tradurre Siniša Andelković, ma sarebbe chiedere troppo, già è tanto se fa il difensore pure il traduttore mi sembra volere esagerare. Ieri si capiva che non si capivano. Ma c’è tempo per questo e capirsi e raccapezzarsi in questo Palermo e con questo Presidente mi sembra difficile. Ma tutto è bene quel che finisce bene e ieri Giuseppe (scusate Josip) se l’è proprio cavata bene. Intanto il giovane portiere, comprato in farmacia, si gode il suo momento di gloria.