Il mondo alla fine del mondo

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Di Luis Sepúlveda

Luis Sepúlveda è uno scrittore cileno che, come dice lui stesso,ha conosciuto il carcere ed è fuggito dall’orrore per raccogliere le forze nella terra di nessuno dell’esilio, ed è ancora uno dei tanti che hanno capito che la lotta contro i nemici dell’umanità si combatte in tutto il mondo a partire dalla difesa del “Diritto alla vita” di tutte le creature esistenti.

Come tutti gli esuli ha maturato un amore infinito per la sua terra e la sua gente. La storia si svolge nel giugno del 1988 a sud della Terra del Fuoco dove il confine tra Chile e Argentina è solo una convenzione burocratica, in quel lembo estremo del pianeta patria di popolazioni autoctone misteriose ormai quasi sterminate, tra le distese infinite dei mari insidiosi, le coste frastagliatissime come denti di squalo, il cielo freddo e lattiginoso, le leggende di navi fantasma e i loro capitani e marinai indomabili.

La lettura ci conduce in navigazione: ascoltiamo l’oceano che investe le numerose terre dai nomi europei lasciati lì dai migranti e avventurieri di tutto il pianeta; avvistiamo le balene e i delfini che saltano sulle acque lanciando suoni che si uniscono al grido dei gabbiani e cormorani e ai fischi dei pescatori. Prede e predatori in un collaudato equilibrio. Ma un giorno l’equilibrio si rompe. Sono arrivati altri pescatori; vengono da terre lontane e sono presenti ovunque ci siano prede da catturare in massa, essi non si curano che la pesca indiscriminata possa portare all’estinzione delle specie. Tradiscono gli accordi internazionali, corrompono le popolazioni poverissime per agire indisturbati.

Questi pescatori operano con tecnologie modernissime, non lasciano scampo, depredano e uccidono tutto. Ma non durerà a lungo, anche nel piccolo “mondo alla fine del mondo”, l‘ordine naturale sarà ristabilito, certo, non per sempre: ma intanto udiamo il grido indignato, ma anche il canto ammaliante della natura ferita, la protesta contro la cieca follia che si fa mito: i cetacei, i delfini e gli uccelli trasformano l’armonia in apocalisse di cui l’uomo rimane vittima.

È un romanzo consigliato a tutti i ragazzi dall’età compresa tra i 13 e i 103 anni, a tutti coloro che credono fermamente nell’amore per la natura in tutte le sue manifestazioni, che rispettano e apprezzano la cultura delle minoranze etniche. E ancora, è consigliato a coloro che sognano di vedere o che hanno già visto l’altra parte del mondo, l’emisfero meridionale, le gelide, misteriose e selvagge propaggini del continente americano dai mille nomi. Un mondo affascinante, alla fine del nostro mondo.

 

Il mondo alla fine del mondo
di Luis Sepúlveda

Guabda
ISBN 887746691X