Squadra Mobile Palermo

Di Alessandro Chiolo

La ricorrenza del 38° anniversario dell’uccisione dell’agente di polizia Lillo Zucchetto avvenuta il 14 novembre scorso, mi ha dato l’occasione di rileggere per la terza volta il libro di Alessandro Chiolo “Squadra Mobile Palermo L’avamposto degli uomini perduti” pubblicato dall’Editore Ottavio Navarra a fine novembre dell’anno scorso.

Non vorrei essere presuntuoso, ma ritengo che questo libro debba essere dato come lettura a tutti gli studenti delle scuole superiori per diversi motivi che elencherò di seguito.
Molti giovani oggi ripetono il nome di Falcone Borsellino senza conoscere le loro vite ed il loro impegno e le vite e l’impegno di coloro che li precedettero. Partecipano al rituale annuale dello sbarco dei mille con la nave a Palermo, a volte senza essere coscienti del perché.
Invece la conoscenza, lo studio, l’approfondimento, la divulgazione devono essere la base per costituire la memoria, quella memoria che deve essere sempre presente non solamente nelle menti e nei cuori, ma soprattutto deve pervadere le loro azioni quotidiane. Perché la memoria, citando le parole di Accordino, ti rende immortale.
Lo stesso Accordino sfata nel libro il mito tutt’ora imperante e mai sopito, che c’è una mafia buona, la vera mafia, che non tocca le donne ed i bambini. Niente di più falso: la mafia per perseguire i suoi obiettivi non si fa scrupolo di eliminare, donne, bambini e cittadini onesti perché di ostacolo a vario titolo e per svariati motivi ai suoi scopi criminali e cita diversi esempi.

Nel libro vengono ripercorsi gli anni ’80 a Palermo con la rievocazione dei componenti della Squadra Mobile di Palermo, sezione catturandi, componenti che ad eccezione di Francesco Accordino, vennero tutti uccisi dalla mafia imperante dei corleonesi capeggiata da Totò Riina.
Uomini che pur con gli scarsi mezzi che erano in dotazione della polizia di allora, a loro spese acquistavano la benzina ed utilizzavano i propri mezzi, pieni di entusiasmo ed accomunati da un forte spirito di squadra, procedevano nei loro compiti investigativi non solamente per spirito di dovere rafforzato dagli ideali di giustizia e legalità in cui credevano ma anche ricchi di quell’entusiasmo che a volte rasenta l’incoscienza.
L’autore si è servito della ricca testimonianza diretta di Francesco Accordino che dai suoi superiori, per motivi di sicurezza è stato per ben due volte allontanato da Palermo sotto scorta e sotto altre spoglie al fine di preservarlo da una morte anche per lui annunciata e della attenta e puntuale lettura dei giornali dell’epoca.
Sì, perché Totò Riina nel suo folle disegno strategico si era imposto il compito non solo di decimare tutta l’unità operativa che indagava su di lui, ma aveva allargato i suoi orizzonti ai componenti delle cosche delle altre famiglie mafiose, alle forze dell’ordine, ai giornalisti scomodi per le verità che pubblicavano, ai magistrati ed agli esponenti politici di spicco.

Tra le pagine del libro scorrono gli avvenimenti di quegli anni e rivivono personaggi come Boris Giuliano, Calogero Zucchetto già citato, Giuseppe Montana, Antonino Cassarà, Roberto Antiochia, Natale Mondo e tanti altri.
Da sottolineare che grazie al lavoro di questi eroi si posero le basi per impiantare il rapporto 162, Michele Greco+161 che costituì la base del rinvio a giudizio di ben 475 mafiosi processati nel maxi processo.
E come non citare Giovanni Paparcuri, sopravvissuto alla strage di via Imperatore Federico, residenza del magistrato Rocco Chinnici, ove rimasero uccisi oltre al giudice, la sua scorta ed il portiere dello stabile, che dopo la sua convalescenza volle ritornare ad impregnarsi collaborando con il Giudice Falcone nel memorizzare, organizzare, per la prima volta con strumenti informatici tutti gli atti e procedimenti che riguardavano l’istruttoria del maxiprocesso. Ed a lui si deve la creazione all’interno del tribunale di Palermo del museo dedicato a Falcone e Borsellino di cui ne è il custode.
Termino non augurandovi una buona lettura, ma dopo averlo letto, un’attenta riflessione.

 

Biagio Cigno

Squadra Mobile Palermo
di Alessandro Chiolo

Editore: Navarra editore Officine