La rivoluzione dei gelsomini

La rivoluzione dei gelsomini

Di Tahar Ben Jelloun

Era nell’aria da tempo: il mondo arabo si è svegliato e non accenna a rassegnarsi, o ad accontentarsi di vane o generiche promesse. Dopo i best seller sul razzismo e sull’Islam e dopo i romanzi ambientati nel mondo arabo, Tahar Ben Jelloun fa ora sentire la sua voce sugli eventi che, a partire dalla Tunisia e dall’Egitto, potrebbero cambiare il mondo.

Tutti noi occidentali non possiamo ignorare ciò che accade sull’altra sponda del mare nostrum. Comunque la si pensi, è necessario conoscere le realtà dei vari stati arabi: la diffusione dell’istruzione e dell’analfabetismo in ciascuno di essi, la distribuzione delle ricchezze, la situazione delle donne, la diffusione e il potere della corruzione, la libertà di stampa, la censura, la partecipazione alla gestione del Paese.

Questo libro è una breve e significativa analisi della storia recente dei vari Paesi arabi che sono, o saranno presto interessati al vento del cambiamento. Ben Jelloun non fa sconti all’Occidente. Fa emergere le gravi responsabilità dell’Europa e degli USA nell’essersi resi complici dei tiranni, nel non aver mai veramente voluto l’autodeterminazione degli Arabi, ma di averli costretti a subire dittature sanguinarie, perché i dittatori facevano e fanno comodo all’alta finanza dell’Occidente.

L’Autore mette a nudo l’ipocrisia dei nostri governi, a parole disposti a esportare democrazia e in realtà proni (a prova di baciamano!) ai capricci di classi dirigenti parassitarie che tengono nell’indigenza popoli che ormai, grazie a internet, sono in grado di fare due più due e che vogliono a pieno diritto partecipare al potere e alla ricchezza del loro Paese. E la domanda sorge spontanea: che democrazia è la nostra che finge di avere a cuore il destino dei popoli arabi e si allea con i loro vampiri? Chi sono i veri dittatori? L’Autore ci presenta la scintilla da cui scocca la“Rivoluzione dei gelsomini”: il suicidio di Mohamed Buazizi, studente che, alla morte del padre, ha dovuto lasciare i suoi studi ed assumere su di sé la responsabilità della famiglia di sette persone.

Compra un carretto e vende frutta e verdura per strada. Ma non ha l’autorizzazione e gli sbirri, servi di funzionari che hanno fatto loro il favore di assumerli, sono debitori di tale favore. Essere debitori è la nuova forma di schiavitù. Sicché gli sbirri sono forti con i deboli e sequestrano il carretto di Mohamed. Questi li prega, ma senza risultato. Anzi gli agenti municipali gli sputano addosso e gli danno uno schiaffo. Suprema umiliazione. Mohamed si rivolge al Comune, ma nessuno lo ascolta.

Va al governatorato, ma anche qui nessuno lo ascolta. Finalmente Mohamed decide di farla finita in modo da far parlare di sé e del suo caso: si cosparge di benzina e si dà fuoco. Infatti, entro pochi giorni Ben Alì in persona va a trovarlo e maledice coloro che lo hanno costretto a quel gesto. Entro poco tempo sopraggiunge, finalmente, la morte e il resto è noto. Ben Alì nascondeva i numeri veri della disoccupazione; nascondeva ad arte il numero vero dei suoi elettori (soltanto il 24,7% era andato alle urne!).

Ben Jelloun, poi, non manca di precisare che l’apparente benessere della Tunisia era dovuto alle “buone relazioni” del Paese con stati europei: l’Italia è il secondo partner commerciale dopo la Francia. Dovremmo riflettere in fretta sull’accaduto, perché il Mediterraneo è grande, ma non immenso e considerare che il tentativo di tenerci all’oscuro dello stato vero del nostro Paese è in atto anche da noi. Dovremmo riflettere sulla crescente disoccupazione, sulla scomparsa del ceto medio, sullo smantellamento della Scuola pubblica e dell’Università; sugli attacchi alla libertà di satira, sugli attacchi violenti a istituzioni democratiche come la Magistratura.

L’esodo dei popoli arabi continuerà per almeno un quinquennio. Finora abbiamo risposto con respingimenti e permessi temporanei, rifiuti e accoglienze precarie, in condizioni disumane e litigi con i leader europei. In breve, ci siamo fatti trovare impreparati a un evento che è logica conseguenza della nostra ipocrisia e della nostra subalternità al benessere dei ricchi.

 

La rivoluzione dei gelsomini
di Tahar Ben Jelloun

BOMPIANI
ISBN 45267741