Lume Lume

lumelume

Di Nino Vetri

Il titolo e l’immagine di copertina di questo libro ci evocano immediatamente luci e feste mediterranee; non è così. L’argomento ci sorprende, è serissimo, ma raccontato con delicatezza, quasi con leggerezza ammiccante. Questo giovane autore palermitano parla di un contesto di vita quotidiana che si svolge accanto a noi: ci apre una porta sul mondo degli stranieri che vivono nella nostra città.

Quante volte incrociamo per strada un essere umano al quale gettiamo uno sguardo di sfuggita, ma sufficiente ad inquadrare l’individuo nella categoria: “ extracomunitario, marocchino, negro ecc….” La nostra mente riconosce, classifica, archivia, dimentica. Non ci interessa quella vita, il nostro volto assume un’espressione di severa indifferenza e passiamo oltre.

“Lume, Lume” non è quindi un richiamo alle luci scintillanti, ma è il titolo di una vecchia canzone popolare rumena che il nostro autore ha imparato a suonare, ma della quale non conosce le parole.

Il significato del titolo è incerto, può essere “gente, gente” o “mondo, mondo” oppure “gente del mondo” o “mondo della gente”; nemmeno i giovani rumeni del quartiere ne conoscono le parole, preferiscono e conoscono bene altra musica; se interpellati, sembrano come infastiditi da qualsiasi cosa non sia “made in Italy, o sfarzoso luccicante status symbol occidentale,” che rincorrono a costo di negare se stessi. Attraverso la ricerca delle parole di questa canzone, Nino Vetri ci presenta il quotidiano di un popolare quartiere di Palermo, nel quale convivono personaggi provenienti dalle più disparate parti del mondo.

Tutti, in una situazione di transitorietà, improvvisano la vita con una semplicità che a volte ci fa sorridere complici. I protagonisti di rado lasciano trasparire la paura dell’ignoto, la disperazione e il sacrificio, la difficoltà del linguaggio; tutti hanno percorso migliaia di chilometri, per arrivare a Palermo: angolo di mondo provvisorio nella loro vita di migranti.

In questo microcosmo convivono etnie, religioni, costumi e credenze tra loro diversissime; gli autoctoni, cioè i palermitani del quartiere, sembrano aver accettato questo nuovo mondo multirazziale, forse frutto inconscio del millenario miscuglio genetico della nostra Terra. Proprio per questo l’Autore alla fine compie un percorso contrario, decide di partire, vuole rendersi conto personalmente di quella realtà, vuole comprendere, per accettare la diversità, ma mai giudicare.

 

Lume Lumea
di Nino Vetri

Sellerio
ISBN 88-389-2460-0