Panza e prisenza

panza e prisenza

Di Giuseppina Torregrossa

Romanzo giallo anzi “giallissimo” in una Palermo arroventata dallo scirocco poco prima del “Fistinu” di Santa Rosalia. Affrontiamolo con cautela questo romanzo, prendiamolo con le “pinze” così non ci scottiamo, sì, perché il fatto è oscuro, torbido, nascosto, si potrebbe azzardare, un caso da lasciare affondare nella sabbia mentre soffia il vento caldissimo e senza tregua.

La prima cosa che ci colpisce è il titolo: “Panza e Prisenza”, avremmo quindi bisogno di un’immediata spiegazione. Cosa significano queste due parole? Niente paura! Ecco l’avvertenza dell’Autrice dedicata a chiunque non sia avvezzo alla lingua siciliana.

Ella scrive: "Se il lettore si sentisse scoraggiato dal titolo del romanzo, che - ci rendiamo conto - può suonare criptico, e temesse di imbattersi in parole altrettanto incomprensibili, vogliamo rassicurarlo: nel glossario in fondo al volume troverà tutte le spiegazioni".

Molto bene; tutti i lettori al di qua e al di là dello stretto sono sistemati. Proseguiamo con l’esplorazione del testo: andiamo al glossario, soddisfiamo tutte le stranezze linguistiche e passiamo all’indice; anche qui troviamo parole intriganti (prima parte) “Il danno”, (seconda parte )“La beffa”; l’argomento sembra sempre più interessante; come se non bastasse, il racconto è scandito da ricette culinarie appartenenti alla più pura tradizione palermitana.

A questo punto non ci resta che leggere ed entrare nel vivo della trama, ma con discrezione. Al principio, osservando tutto dall’esterno, badando a non farci coinvolgere troppo; entriamo nei luoghi e negli animi in punta di piedi, la drammaticità delle vicende è dura ma impalpabile e sottile.

I tre poliziotti protagonisti avvezzi ad ogni sorta di evento, affrontano con ironia e apparente lievità ciò che accade intorno a loro, intuiscono la verità, ma quella verità è troppa, è traboccante di realtà, meglio se il vento carico di sabbia rossa africana la soffochi, mentre la vita prepotente con i suoi profumi, sapori e sensi finalmente appagati metta a tacere la ragione.

Caterina Puleo

Panza e prisenza
di Giuseppina Torregrossa

Editore: Libellule Mondadori