''Il caso Impastato, la verità e i depistaggi'', se ne parlerà venerdì a Roma

Tra i protagonisti due avvocati monrealesi. Appuntamento alla Lumsa alle ore 9

ROMA, 12 febbraio - "Il caso Impastato, la verità e i depistaggi. Un’analisi retrospettiva tra diritto e criminologia". È questo il titolo dell’evento che si terrà venerdì prossimo (16 febbraio), a partire dalle 9 a Roma, presso l’università Lumsa, dipartimento di Scienze umane, piazza delle Vaschette 101.

L’appuntamento ripercorrerà la drammatica vicenda dell’omicidio del giornalista e attivista Peppino Impastato, avvenuto a Cinisi (Palermo), il 9 maggio 1978. A fronte di iniziali tentativi, da parte dei responsabili dell’indagine, di classificare il fatto come suicidio o morte accidentale nel corso della preparazione di un attentato, ben presto è emerso che il giovane è stato vittima della mafia, che egli si era strenuamente impegnato a contrastare, attraverso le trasmissioni dell’emittente libera “Radio Aut”.
Il convegno affronterà il caso adottando molteplici prospettive: dalla ricognizione del fenomeno mafioso in Sicilia all’epoca del delitto, all’iter processuale
Due avvocati monrealesi tra i protagonisti: l’introduzione è affidata ad Angelo Malizia, a moderare l’incontro, invece, Manlio Di Miceli.