A settembre il congresso mondiale di preistoria: si parlerà dell'Alto Belice

Si svolgerà a Timisoara, in Romania

PALERMO, 28 agosto – Al XX Congresso Mondiale di Preistoria e Protostoria, che si terrà a Timisoara in Romania dal 4 all'8 settembre, sarà presente la Sicilia con Angelo Vintaloro che presenterà quattro relazioni.

Il congresso è organizzato dall’U.I.S.P.P. (Unione Internazionale delle Scienze Preistoriche e Protostoriche), di cui Vintaloro è collaboratore scientifico e membro della Commissione per l’età dei metalli.
Le relazioni riguardano le dinamiche preistoriche dell’Isola secondo gli ultimi ritrovamenti e l’arrivo dell’artigianato specializzato dall’Egeo, con conseguente nascita dei gruppi di guerrieri, che miravano alle nuove ricchezze dell’oggettistica della Sicilia. “Siamo agli albori della ricerca scientifica - spiega -  e ogni missione ci rileva nuovi dati che talvolta variano anche gli anni riferiti ad una Cultura, infatti molte macro-aree siciliane vengo oggi esplorate per la prima volta, quale ad esempio quella dell’Alto e Medio Belice, che ha avuto sempre un’accesa dinamica nella progressione preistorica, in quanto la lunga tratta univa le due coste nord e sud dell’isola facilitando i commerci verso l’entroterra” .

Le relazioni sono dedicate all'amico e maestro Sebastiano Tusa, purtroppo perito nell’incidente aereo del 2019 in Etiopia. “Sebastiano diede l’input che io ho sempre seguito secondo i suoi dettami - aggiunge - e anche se la ricerca è stata fatta a macchia di leopardo oggi abbiamo un’idea consolidata del ruolo di questa importante area dell’entroterra, con il sito egemone di Montagna Vecchia ove insisteva una grande città definita da Tusa come una delle metropoli della Sicilia protostorica antica”.