Slow Food: "La biodiversità va mangiata perché altrimenti si perde”. LE FOTO
MONREALE, 12 luglio – Il “Pane Fest Monreale 2015” voleva essere la festa del pane e così è stato in un pomeriggio certo un po' caldo. ma comunque piacevole.
Ad accogliere gli ospiti Michela Schillaci responsabile del Cerf con un invitato d'eccezione, Mario Indovina, presidente di Slow food Palermo e l'assessore al territorio Ignazio Zuccaro.
Dunque una festa del pane nella terrazza panoramica di Villa Savoia, dove gli ospiti hanno potuto gustare il pane di frumento servito dai ragazzi del corso di formazione e offerto dai panificatori storici di Monreale assieme all'olio d'oliva, al vino di San Cipirello e ai formaggi caprini offerti gratuitamente da Rossella Calascibetta. Hanno potuto gustare questo buonissimo prodotto anche alcune ragazze che erano sbarcate ieri mattina al porto di Palermo e che sono temporaneamente ospiti della Caritas diocesana di Monreale.
La presenza di “Slow Food” è sinonimo di qualità. Infatti, l'associazione internazionale no profit si occupa di tutto ciò che è tradizione e salvaguardia dei prodotti del territorio, della salvaguardia della biodiversità. “Il pane di Monreale è un eccellenza – ha detto Indovina – e si incardina come uno dei prodotti dell'area di Monreale di maggior pregio. Noi ci occupiamo – ha proseguito il presidente di Slow Food Palermo – di valutare se il prodotto segue i canoni della tradizione, dagli ingredienti al prodotto finito, quindi se il seme del grano è autoctono, se si seguono i disciplinari della produzione, se vengono rispettati tutti i canoni di produzione”.
Mario Indovina ha spiegato che Slow Food conta tre step diversi di valutazione: uno chiamato “L'Arca del gusto” che ha il compito di ricordare solo le tradizioni che si svolgono in un area del territorio; un secondo gradino che invece tratta le comunità del cibo, ovvero i produttori si associano e si danno delle regole di produzione, così come è accaduto per il cannolo di Piana degli Albanesi, infine il terzo step che è il “Presidio”, che riguarda i prodotti di eccellenza, anche se non ufficialmente certificati, tra i quali rientra la susina “Sanacore”, e la bovina “Cinisara” i cui allevamenti insistono nel territorio monrealese.
"Una buona iniziativa – ha poi aggiunto l'assessore Zuccaro – che ho accolto con entusiasmo e che mette in sinergia due aspetti, l'importanza del territorio e la valorizzazione del prodotti monrealesi con la vocazione turistica di Monreale. Siamo stati anche contenti di aver dato il patrocinio per questa in iniziativa”.
Appena tornata da Expo 2015 Vincenza Scala, panificatrice di Pioppo, ha parlato con entusiasmo dell'esperienza milanese che le ha permesso si conoscere le tradizioni e i modi di panificare di altri paesi del territorio e di confrontarsi. “Credo nell'associazionismo – ha detto – infatti ho aderito a Slow Food ma anche all'associazione Mons Realis e a Donnattiva perché l'unione fa la forza. Per me fare il pane è nel dna, una tradizione che ci tramandiamo in famiglia e non saprei fare altro. Ma studio – ha concluso la Scala – di continuo per migliore sempre”.
A breve si potrebbero avviare degli incontri tra l'assessore Zuccaro e i panificatori monrealesi per creare delle strategie che valorizzino il pane di Monreale.
Indovina ha voluto concludere con una frase: “La biodiversità va "mangiata" perché altrimenti si perde”.
La serata si è conclusa con l'esibizione di alcune band tra le quali la “12 Bars Blues Revolution”, composta da quattro colleghi d'università, Francesco Paolo Bruno voce e chitarra, recente protagonista di "The voice of Italy", Antonio Caruso chitarra e coro, Mattia Di Maio la basso e Totò Magaddino alla batteria, che hanno intrattenuto gli intervenuti con brani inediti.
Poi è stata la volta dell'esibizione di Michele Micalizzi, percussionista e cantante monrealese, nonché vincitore della prima edizione canora “The voice festival” ,che si è tenuta lo scorso anno a San Martino delle Scale e ha partecipato alla manifestazione “Una voce per Monreale 2014”. Infine si sono esibiti i “Thieves of Words” che hanno suonato brani originali ed alcune cover.