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San Giuseppe Jato, domani si commemorano le vittime della strage di Portella della Paglia

| Leandro Salvia | Appuntamenti

Sarà deposta una corona di fiori sul luogo dell’agguato

SAN GIUSEPPE JATO, 1 luglio Nel 67° anniversario della strage di Portella della Paglia il Comune e l’associazione “Liberessenze” ricordano i cinque agenti di pubblica sicurezza uccisi dalla Banda Giuliano. La commemorazione si terrà domani mattina alle 10 e 30 lungo la sp 20, dove la sera del 2 luglio del 1949 una camionetta del Reparto autonomo guardie di pubblica sicurezza, con 8 agenti a bordo, fu investita da raffiche di mitra e lanci di bombe a mano.

Nell’agguato persero la vita gli agenti Carmelo Agnone, Michele Marinaro, Carmelo Lentini, Candeloro Catanese e Quinto Reda. A sparare furono una decina di banditi al soldo di Salvatore Giuliano. Le cronache del tempo raccontano che la sparatoria si protrasse per circa mezz’ora, durante la quale i malviventi cercarono di accerchiare il veicolo per trucidare i poliziotti, che però si difesero mettendo in fuga i banditi.

Gli agenti uccisi erano tutti componenti del Nucleo Mobile di San Giuseppe Jato in forza al Reparto Autonomo Guardie di Pubblica sicurezza presso l'ispettorato Generale. Un avamposto istituito proprio per la repressione del banditismo e la cattura della banda guidata da Salvatore Giuliano.
Le indagini del tempo non accertarono se si trattò di un conflitto a fuoco scoppiato in quel luogo per pura coincidenza o se si trattasse di un agguato pianificato con la complicità di alcuni informatori all’interno degli apparati dello Stato. La camionetta trasportava, infatti, il commissario Mariano Lando, che dirigeva l’ufficio e che, appena un’ora prima, era stato convocato a Palermo. Di qui il sospetto che i banditi sapessero della convocazione ed avessero pianificato l’agguato con cura. La commissione d’inchiesta, disposta dal Ministro Scelba, non arrivò mai ad una verità.

A promuovere la commemorazione è stato un medico jatino, Giuseppe Paviglianiti, che in questi anni si è battuto affinché non si perdesse la memoria di una strage poco raccontata e per molti aspetti dimenticata. A sposare la sua causa quest’anno sono stati L'associazione Liberessenze, Libera Palermo ed il sindaco di San Giuseppe Jato, Davide Licari, che domani deporrà una corona di fiori sul luogo dell’agguato.
Fra i promotori dell’iniziativa anche l’ex assessore comunale Pierluigi Basile: “Questa vicenda, nonostante la considerevole distanza temporale richiama in tutti noi, cittadini del presente, il bisogno di rispettare il dovere della memoria”.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 31 dicembre – Gli eccessi alimentari che caratterizzano le giornate in molte delle case del nostro territorio non devono farci distogliere lo sguardo da ciò che ci ha detto e ci ha lasciato quest’anno in eredità.

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