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Passerà anche da Monreale la XXVI edizione del Giro di Sicilia di auto storiche

| Enzo Ganci | Appuntamenti

Il 2 giugno arriveranno 162 vetture partecipanti alla prestigiosa rassegna automobilistica

MONREALE, 28 maggio – Giovedì prossimo, 2 giugno, poco prima delle 21, Monreale sarà piacevolmente invasa dalle circa 162 vetture storiche partecipanti alla XXVI edizione del Giro di Sicilia.

Sarà una vera e propria passerella per modelli di grande prestigio, alcuni risalenti addirittura a prima degli anni ’30, ma soprattutto sarà un bell’appuntamento per Monreale che potrà vivere, quindi, un evento di grande rilievo, inserito nel panorama automobilistico nazionale.
La “tappa” monrealese è inserita fra quelle che comprendono i siti Unesco dell’Isola, che saranno toccati dal giro in omaggio al loro caratteristico patrimonio culturale e monumentale.
La manifestazione è stata presentata ieri dal Veteran Car Club Panormus e si inserisce fra quelle ASI-FIVA. Dal 2 al 5 giugno prossimi percorrerà oltre 800 chilometri in giro per l’Isola, un vero “museo su quattro ruote” che quest’anno conterà ben 162 vetture al via.
Come lo scorso anno la conferenza stampa di presentazione è stata ospitata a Palazzo delle Aquile dove il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha accolto stampa e organizzazione del Veteran Car Club Panormus facendo gli onori di casa assieme al presidente della V Commissione Consiliare, Fausto Torta.

"Vogliamo rinnovare al VCC Panormus l’augurio di buona riuscita per questa edizione del Giro di Sicilia 2016. Questa manifestazione conferma un trend positivo sul turismo legato alla nostra regione e, in particolare, a Palermo. La nostra città ormai è seconda in Italia soltanto a Roma, numeri confermati proprio dal ponte del 2 giugno che vede gli aeroporti Falcone e Borsellino e Fontanarossa di Catania come i più attivi di tutti la penisola dopo quelli della capitale.
Il Vcc Panormus, inoltre ha il grande merito di alimentare una tipologia di turismo che differisce totalmente da tutte le altre: quello legato ai motori e lo fa facendo arrivare da tutta Europa vetture che diventano a loro volta motivo di attrazione per i cittadini siciliani, un vero e proprio scambio fra i locali e gli equipaggi che potranno godere praticamente di tutti i siti UNESCO presenti nella nostra regione, che ne detiene il numero più alto in tutta Italia”.

Un cammino a braccetto quello intrapreso dal VCC Panormus e dal Comune di Palermo come detto anche dal presidente del club Antonino Auccello che ha voluto evidenziare soprattutto i numeri, mai così elevati, di questa edizione: “Saranno 162 gli equipaggi che prenderanno il via da viale della Libertà il prossimo 2 giugno (giovedì) alle 20,00. Abbiamo lavorato tanto per confermare i grandi risultati dello scorso anno che hanno portato il club a ricevere, per il secondo anno di fila la massima riconoscenza da parte dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano): la Manovella d’Oro. Il parco auto presente sarà di grande pregio vista la presenza di oltre 15 vetture anteguerra e di tantissime vetture pressochè uniche. Ci fa piacere ospitare al Giro anche un vecchio affezionato che aveva già preso parte alla manifestazione: l’attore Renato Pozzetto, oltre che ad alcuni grandi collezionisti del settore che arriveranno da ogni angolo d’Europa e soprattutto da Inghilterra ed Austria”.

Il Giro di Sicilia 2016, tra l’altro, cambierà nuovamente percorso rispetto alla passata edizione per garantire ai partecipanti che hanno voluto confermare l’iscrizione per il secondo anno di fila di poter ammirare e godere di nuovi panorami ed angoli di Sicilia. Come ha spiegato il Direttore di Manifestazione, Mario Cuccia, saranno tante le mete di prestigio che verranno toccate: da tutti i siti Unesco del percorso Arabo – Normanno, alla Valle dei Templi passando per la Scala dei Turchi di Realmonte ed arrivando fino alla Val di Noto con Modica e Ragusa Ibla a preparare una grande accoglienza per la carovana del Giro. Oltre 800 chilometri per un tracciato che culminerà passando da Floriopoli (Tribune di Cerda) ultimando la manifestazione nel cuore delle terre che furono regno della Targa Florio.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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