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Ancora un appuntamento con la buona musica al XXVIII Festival Organistico di San Martino delle Scale

| Enzo Ganci | Appuntamenti

Confortante il successo fin qui ottenuto. Nel weekend altri due concerti

MONREALE, 31 luglio - Nuovi appuntamenti della XXVIII edizione del festival di San Martino delle Scale. Dopo il successo degli ultimi concerti si preannuncia un altro week end all’insegna della buona musica.

Giunta a metà della sua programmazione, anche questa edizione, targata 2015, si sta rivelando una stagione di successo. A conferma di ciò la presenza di un pubblico attento e numeroso che lo scorso week end ha partecipato a due straordinari concerti.
Ad emozionare i presenti, sabato 25, un insieme di suoni, parole, concetti e simboli: Le eloquenti ed appropriate riflessioni proposte da Dom Fabrizio Messina Cicchetti intercalate alla brillante esecuzione della giovane pianista Silvia Vaglica, che ha presentato, in prima esecuzione, alcuni brani dell’Abate di Montecassino Dom Bonifacio Maria Krug (+1909). Le composizioni, a programma sacro, hanno descritto con sicura e diversificata scrittura pianistica, i momenti salienti della Vita di Gesù, dall’Angelo che reca il saluto alla Vergine (Nazareth), sino alla giubilazione del Dio-Uomo risorto (Alleluia). Nei brani, caratterizzati da una feconda vena melodica, sono stati utilizzati gli elementi compositivi simbolici consueti, senza mai scadere nella banalità. Particolare effetto nel brano “Golgota”, il pianto delle Marie, dove Krug utilizza continuamente il ritmo della quintina e della settimina, in un clima di chopeniana memoria: l’estremo dolore del Dio fatto uomo, espresso con uno dei più caratteristici stilemi pianistici romantici.

La pianista ha interpretato i vari quadri con una equilibrata esecuzione, evidenziando e nel contempo mostrando una raffinata cantabilità, e dominando con autorevolezza l’aspetto virtuosistico (Genezareth-Alleluia). Particolarmente coinvolgente il bis con lo studio trascendentale La Campanella di Franz Listz.
Ad appassionare invece il vasto pubblico nella serata di domenica 26 è stata l’Orchestra Filarmonica Siciliana diretta dal M° Michele De Luca, che si è esibita insieme all’Organo. La prima parte del concerto è stata dedicata all’autore classico I. Haydn con la Sinfonia n. 39 in sol min. e con il concerto in do magg. n. 1 per Organo ed orchestra. Brillante esecuzione, ed altrettanto virtuosistico il concerto per Organo, con la presenza di numerosi abbellimenti e fioriture melodiche. Particolarmente affiatati ed integrati il Direttore, che ha contenuto la compagine musicale, e l’organista Giovan Battista Vaglica, che ha anche composto la cadenza alla fine del secondo tempo. Coinvolgente anche l’ultimo tempo, in un continuo e serrato dialogo tra l’Orchestra e l’Organo. A completare il programma la seconda sinfonia di F. Schubert, gradita ed apprezzata dal pubblico presente.

La serata inoltre è stata occasione per il conferimento di una Targa alla carriera al Direttore d'Orchestra M° Michele Ferro come riconoscimento per l’impegno e il contributo offerto alla musica siciliana. Fra le autorità erano presenti anche il Direttore Artistico del Teatro Massimo M° Oscar Pizzo, il Vicesindaco Giuseppe Cangemi e il Presidente del Consiglio Giuseppe Di Verde.
I prossimi appuntamenti del Festival vedranno invece domani il recital dell’organista M° Renato Negri, che vedrà il musicista emiliano impegnato in un programma dal titolo, di per sé esplicativo ,“Composizioni celebri all’organo”.

La maggior parte dei brani appartiene al repertorio conosciuto dal grande pubblico , con qualche digressione, come il Preludio in do magg. di D. Buxtehude, contemporaneo e maestro del grande J.S. Bach. Il concerto si chiuderà con il famoso Alleluia di Haendel dall’oratorio Il Messia.
Domenica 2 agosto sarà la volta della Grande Orchestra di Ottoni, che vedrà impegnati 19 musicisti a fiato insieme all’organo nel repertorio barocco, mentre il re degli strumenti presenterà alcune composizioni romantiche di Dubois (Toccata), ed alcune composizione barocche interpretate sull’organetto antico ( Fenaroli e Zipoli).

· Enzo Ganci · Editoriali

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