Sparisce un alberello, noi ci indignamo ancora

MONREALE, 17 dicembre - A dare il polso della situazione sono gli atti vandalici messi a segno in diverse scuole della nostra città. Raid nei quali, oltre al furto di materiale informatico o didattico, spesso sono stati trafugati o distrutti i disegnini dei bambini d'asilo.

Piccole composizioni artistiche realizzate con tanto amore da bimbi contenti di andare a scuola ed imparare e seguite con encomiabile impegno dalle maestre che ne hanno coordinato la realizzazione. Gesti di fronte ai quali non può non nascere una domanda: perchè? Se, infatti, può avere una "logica" il furto di un computer, di una lavagna Lim o di un lettore dvd, stessa cosa non può dirsi per quello di un disegnino di un bambino, la cui sparizione ottiene l'unico effetto di strappagli irrefrenabili lacrimoni.

È la stessa "logica", probabilmente, che ha spinto la mano di qualche "bravo" di turno, che stanotte ha trafugato l'alberello di agrumi, piantato domenica scorsa sotto l'occhio entusiasta di bambini, contenti di vedere il proprio nome legato a quello della piantina, contenti soprattutto, grazie al meritorio insegnamento dei propri genitori, di aver dato un piccolo contributo al decoro della propria città e della strada in cui si vive.

Che dalle nostre parti il livello del senso civico sia spesso prossimo allo zero è considerazione, magari generica, ma certamente, purtroppo, non gratuita e non per questo meno amara. Accorgersi, però, ancora una volta che l'oggetto di questo stato di barbarie e di inciviltà è ciò che ha realizzato un bambino non fa altro che ingigantire il senso di sgomento, abbinandolo ad una rabbia che lievita come una forma di pane.

Dobbiamo abituarci a questo? Dobbiamo evitare di indignarci di fronte a gesti così brutti e meschini? Ci meritiamo che ciò continui ad accadere? Speriamo proprio di no. Speriamo che siano ancora tanti, e noi siamo fra questi, quelli che si indignano e che condannano questa barbarie. Anche Costanza, Marta, Alice, Matteo, Mattia, Marco, Giulia, Giorgio e Mattia Rosario, i piccoli bimbi giardinieri, ringrazieranno di cuore.