La mancata chiusura delle due piazze: Monreale che non vuole crescere

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Costruire attorno al Duomo il futuro della nostra città

MONREALE, 2 dicembre - Le dimissioni dell'assessore alla Polizia Municipale di Monreale Marco Intravaia, scatenate dalla revoca di una sua ordinanza sul traffico viario "tagliata"dal sindaco, rappresentano la misura fallimentare più evidente per una città che aspira a fregiarsi di località ricca di beni monumentali unici al modo da farsi riconoscere come ricchezza dell'Umanità.

Neppure in occasione di un mercato-fiera in piazza Guglielmo II e in prossimità delle festività natalizie, si va alla ricerca di una risposta favorevole agli spazi da destinare ai cittadini e visitatori. Monreale vuole mantenere una situazione da località senza regole, abbandonata a se stessa. Una città che si sfilaccia nella vitalità dei propri antichi vizi, avviandosi a una sciatta decadenza. Oggi è questa l'immagine della città normanna che rimanda nel futuro un altro modo di fare. Uno sfilacciamento tutto monrealese pronto a sabotare il tanto atteso shopping a piedi contro la crisi.

E' il mancato progetto lanciato da un gruppo di commercianti di via Roma, i negozi che si trovano nel centro abitato e nelle due piazze fra le più belle d'Italia, deturpate dal traffico caotico anche di mezzi pesanti che si intrecciano fra le gambe dei turisti increduli di capitare in una località riportata nelle guide come oasi della cultura. Pochi gli interventi contro il degrado delle strade e il declino del commercio che per ora sta subendo i colpi del calo dei consumi, assieme all'ingresso della villa comunale dove i sacchetti spesso fanno bella mostra di sè.

Lungo la via che non viene chiusa al traffico, i bar potrebbero allestire all'esterno tavoli con servizio e caffè concerto come avviene in altre località dove i principi di ammodernamento non cozzano con il vecchio modo di fare politica. Dove si ignora di rendere più facile l'approdo alla nascita di isole pedonali, perchè esistono non meno di 400 posti auto a valle del duomo, dove il Comune dovrebbe incentivare il trasporto urbano con bus navetta a prezzo contenuto in collegamento tra i parcheggi e il centro.

Non si tiene conto neppure del boom di bed & breakfast con la sensazione, a parlare con gli addetti ai lavori, di una mancanza di un disegno politico e di una strategia di programmazione concreta: Monreale, per quello che racchiude, non può e non deve accontentarsi di briciole o di obiettivi minimi, ma deve costruire attorno alla sua realtà monumentale e culturale, che è unica al mondo, il proprio futuro con idee più nuove e gente più moderna.