Consuntivo 2011 e Bilancio di previsione 2012, le criticità rimangono tutte

lafiora

Severo il giudizio della Corte dei Conti sui documenti contabili monrealesi

MONREALE, 1 dicembre - Verba volant, scripta manent. L'adagio latino sembra quello che meglio si attaglia, per descrivere i toni di una polemica a proposito del rendiconto 2011 e del bilancio di previsione 2012, oggetto di esame da parte della Corte dei Conti, che questa testata non aveva alcuna volontà di innescare.

L'assessore al Bilancio, Giuseppe La Fiora spiega la sua posizione, con un puntuale tecnicismo che, riteniamo, poco possa interessare ai nostri lettori. Pur tuttavia, per rispetto di questi ultimi, proveremo a fare un po’ di chiarezza.

L'assessore conferma l'entusiasmo e la soddisfazione manifestati all'indomani dell'adunanza presso la Corte dei Conti, sul Rendiconto 2011 e il Bilancio di previsione 2012. Un'euforia, però, ascrivibile sotto la categoria "verba volant", poiché non è nostra intenzione scomodare i magistrati contabili, impegnati in vicende ben più importanti, per trovare conferma o smentita dell'entusiasmo assessoriale. L'unica cosa, dunque, che rimane suscettibile di verifica oggettiva è il verbale di deliberazione dell'adunanza del 14 novembre scorso. Ed a quello ci atterremo.

L'assessore La Fiora così sintetizza quanto riportato dal suddetto verbale: "Tale controllo può portare, nei casi gravi, all'accertamento di squilibri economico finanziari, della mancata copertura di spese, della violazione di norme finalizzate a garantire la regolarità della gestione finanziaria; oppure al rilievo di criticità più lievi che non presentano i connotati di gravità prima indicati e che quindi risultano superabili con l'adozione di idonee misure correttive".

 Il verbale, come è prevedibile, è più dettagliato dell'assessore e aggiunge alla pagina 3: "Qualora le irregolarità segnalate non siano così gravi, (la Corte) suggerisce di segnalare agli Enti anche irregolarità contabili non gravi o meri sintomi di precarietà, soprattutto se accompagnate e potenziate da sintomi di criticità o da difficoltà gestionali, anche al fine di prevenire l'insorgenza di situazioni di deficitarietà o di squilibrio, idonei a pregiudicare la sana gestione finanziaria che deve caratterizzare l'amministrazione di ciascun Ente. In ogni caso l'Ente interessato è tenuto a valutare le segnalazioni che ha ricevuto ed a porre in essere interventi idonei per addivenire al loro superamento".

I magistrati contabili, dunque, come loro dovere, chiedono agli amministratori dei Comuni in difficoltà finanziarie di non permettersi sviste e distrazioni, anche in caso di criticità più lievi, poiché il pericolo squilibrio è sempre dietro l'angolo.

Derubricato il pericolo rosso, l'assessore La Fiora ritiene, però, di potersi abbandonare all'entusiasmo, affermando: "Quindi, per un addetto ai lavori, l'esito dell'adunanza del 14 novembre 2013 dalla quale sono emerse solo criticità del secondo tipo tra quelle sopra indicate, è senz'altro un risultato soddisfacente, considerato da dove veniamo". Posizione lecita, per carità, ma non del tutto evidente per i comuni mortali, soprattutto se condita da un, forse frettoloso, entusiasmo ostentato appena qualche giorno fa.

Per non tediare troppo i nostri lettori, si riporterà soltanto qualche punto di maggior rilievo, in aggiunta a quelli già esposti nel precedente articolo.

Al punto 8 (sui 12), del succitato verbale si legge in relazione al Rendiconto 2011: "Carenza di informazioni in ordine all'oggetto dei debiti fuori bilancio in corso di riconoscimento al 31 dicembre 2011, pari a euro 1.545.119,88, se parzialmente riconducibili ai debiti dell'Alto Belice ambiente Spa (euro 4.200.000,00) o ad altre spese; al punto 3 (sui 6 esposti nel verbale, relativi al Bilancio di previsione) si legge, purtroppo: "Presenza di debiti fuori bilancio in attesa di riconoscimento, senza alcuna previsione di stanziamenti per il loro finanziamento, per un ammontare euro 18. 298.180,00;  al punto 5: "elevato ammontare di residui ancora da riscuotere al 31 dicembre 2011, relativi all'attività di recupero evasione tributaria (euro 5.669.845,89) ed alle sanzioni pecuniarie per violazioni al codice della strada".

L'assessore La Fiora nella sua lettera ai quotidiani on line monrealesi mette le mani avanti: "Così come tutte le altre criticità rilevate, è naturale che esse venissero poi confermate in fase di stesura del verbale dell'adunanza, almeno che non ci fosse stato un errore di calcolo o di valutazione da parte della Corte dei Conti. Ciò perché, a prescindere dalla giustificazione che l'amministrazione è stata in grado di produrre, la criticità nel documento contabile esaminato rimane in quanto relativa ad un qualcosa che si è già verificato, rispetto a cui l'adozione di misure correttive potrà avere effetti solo per il futuro, e quindi formare oggetto di valutazione positiva solo in sede di controllo sui futuri documenti contabili".

Il verbale riporta, alle pagine 5 e 6, anche le "giustificazioni" dell'assessore La Fiora e del segretario comunale Ettore Sunseri, anticipate in una memoria inviata dall'Amministrazione lo scorso 11 novembre. 

Al termine di tale enumerazione, così conclude il verbale: "Pur tenendo conto degli elementi di giudizio forniti in sede di adunanza dall'Amministrazione, il Collegio ritiene che permangano tutte le criticità evidenziate nei punti sopra indicati. P.Q.M. all'esito della verifica sul rendiconto 2011 e sul bilancio di previsione 2012 accerta per quel che riguarda: il rendiconto 2011, il permanere di tutte le criticità; il bilancio di previsione 2012, il permanere di tutte le criticità. Ordina che, a cura del Servizio di supporto della Sezione di controllo, copia della presente pronuncia sia comunicata al Presidente del Consiglio comunale, al sindaco e all'organo di revisione del Comune di Monreale, per le necessarie misure correttive. Dispone che l'Ente trasmetta a questa Sezione di controllo le misure correttive adottate dall'organo consiliare entro i termini di cui all'art. 148 bis, comma 3 del Tuel, ai fini della relativa verifica".

Passando alla sezione "manent", ovvero a quanto scritto dalla Corte dei Conti, la lettera dell'assessore La Fiora ci indurrebbe a credere in una discrasia fra quanto scritto e quanto detto a voce a La Fiora e Sunseri, ovvero parafrasando le intenzioni della Corte: "Bravi, ottimo lavoro, ma non lo possiamo scrivere! Deduzione, purtroppo poco realistica, che non ci sentiamo di sottoscrivere, né di credere.