Benvenuto, Eccellenza!

Monreale chiede al nuovo arcivescovo una presenza forte

MONREALE, 26 aprile - Non occorre essere credenti, meno che mai praticanti, per comprendere quanto sia atteso e soprattutto importante questo giorno in cui monsignor Michele Pennisi fa il suo ingresso ufficiale in cattedrale, diventando il 58° arcivescovo di Monreale.

 Chiunque respiri l'aria della nostra cittadina, sa quanto solido sia - da sempre - il legame tra Monreale e la sua guida spirituale e quanto rilevante sia l'influenza arcivescovile sulla vita religiosa, culturale e spesso anche politica di questa terra.

Oggi , dunque, arriva monsignor Pennisi sulla cui figura è caduta la scelta di Papa Benedetto XVI in uno dei suoi ultimi atti da Pontefice, prima delle sue dimissioni dal soglio di Pietro.

Al nuovo arcivescovo, dopo aver rivolto un pensiero di ringraziamento al suo predecessore, monsignor Salvatore Di Cristina, diciamo subito: benvenuto. Benvenuto, Eccellenza in una diocesi vasta, variegata, ricca di spunti, ma anche di problemi. Benvenuto in una terra che non tarderà ad apprezzarla e che aspetta di identificarsi presto nel suo pastore.

Monreale, Eccellenza, così come tanti altri Comuni siciliani, vive un momento davvero buio della sua storia plurisecolare. Non scopriamo nulla di nuovo. Un momento in cui i morsi della fame, per via di una crisi economica dilagante, assestano un colpo decisivo ad una disgregazione di valori già in atto da tempo.

Un momento in cui la criminalità, comune ed organizzata, non sta certo in un cantuccio, come, purtroppo, testimoniano le nostre cronache quotidiane. Un momento, infine, in cui i nostri giovani nella migliore delle ipotesi vanno altrove in cerca di fortuna, quando invece non restano qui senza opportunità, ma soprattutto senza prospettive.

In questo clima, Eccellenza, Monreale le chiede una presenza forte, una capacità, che lei peraltro ha già messo in campo nei dieci anni del suo mandato episcopale di Piazza Armerina, di rimboccarsi le maniche e contribuire alla ricostruzione, mattone dopo mattone, di un tessuto sociale in grado di guardare al proprio futuro con maggiore serenità. In questo giorno lieto per lei ed anche per noi, ci piace ricordare le parole di Papa Francesco ed il suo monito a "non farsi rubare la speranza". Sarebbe bello, Eccellenza, se il custode della speranza dei monrealesi fosse il loro arcivescovo. Buon lavoro.